GIULIANOVA- <Se nel 1914 fosse passata la proposta dell’allora amministrazione comunale di non passare sopra all’abbattimento di due piante per far posto al confettificio Orsini non avremmo avuto quell’eccellenza a Giulianova>. Lo ha ricordato il sindaco Francesco Mastromauro, intervenendo sul punto in Consiglio comunale relativo alla variante specifica al Prg per permettere la riqualificazione degli edifici e che è stato l’unico punto caldo dell’assise civica, che si è aperta con la replica da parte del capogruppo della Lista per Francesco Mastromauro sindaco, Lorenzo Di Teodoro al consigliere de Il Cittadino Governante, Franco Arboretti, assente per proteste in quanto il Consiglio era stato convocato nel giorno in cui lui ha l’ambulatorio medico. Di Teodoro ha tenuto a precisare che <solo raramente le seduta consiliari si sono tenute di giovedì in quanto si cerca sempre di tenere contro delle esigenze dei vari consiglieri, come anche le donne che devono sovrintendere anche ai problemi familiari (e difatti il consigliere Laura Ciafardoni è arrivata, è stata un’oretta e poi è dovuta andare via>. Un siparietto tra sindaco e l’avvocato Fabrizio Retko, il quale aveva pronosticato che la Giunta Mastromauro non sarebbe arrivata dapprima al 2015 e poi 2016. Il sindaco gli ha dato del <fattucchiere>, Retko si è adombrato ma poi tra i due è tornato il sereno. Retko, comunque, ha avuto tempo e modo di presentare due mozioni, una sui gazebo che si costruiscono sul suolo pubblico e l’altra inerente ancora al parco Franchi. Si è parlato anche della costituzione del Forum della sostenibilità ambientale finalizzato alla costruzione di una città a misura d’uomo. Questo ha fatto arrabbiare il consigliere Arboretti, il quale, benché non fosse presente, ha dato alle stampe un comunicato in cui sosteneva: <ma come, approvate il Forum che punta alla realizzazione di una città a misura d’uomo e poi approvare la variante cosiddetta Orsini?> Ed allora sull’argomento clou c’è stata polemica solo tra il sindaco Mastromnauro e la consigliera Margherita Trifoni del Movimento 5 stelle, la quale, a tale proposito, ha parlato di cementificazione e sfregio urbanistico, ricalcando, in pratica, le posizioni del consigliere Arboretti. Mastromauro ha risposto ad entrambi, mettendo in risalto che <con la Variante il proprietario potrà addirittura edificare di meno, che il nuovo manufatto dovrà arretrare di sette metri e mezzo rispetto all’attuale marciapiede, cosa che permetterà di realizzare un parcheggio di 300 metri quadri ed un’area adibita a verdi di circa 120 metri quadri, per cui non è assolutamente possibile parlare si sfregio urbanistico>. Il sindaco ha tenuto a rafforzare il concetto che lì un edificio esiste già e che quindi si tratta di migliorare l’esistente con i nuovi principi dell’urbanistica che tendono a favorire il recupero dell’esistente secondo quella che viene definita la strategia del consumo zero del territorio. Punto approvato dalla maggioranza mentre Silvia Di Gregorio (Linea Retta) si è astenuta.