L’amministrazione comunale dal settembre scorso ha affidato totalmente al privato il trasporto scolastico (ovviamente sborsando cospicue risorse) e nel contempo ha avviato un servizio di trasporto gratuito con due navette a spese del Comune, mentre in città esiste già un’azienda addetta ai trasporti finanziata con fondi pubblici  regionali.

Il  buon senso nell’utilizzo delle risorse pubbliche dovrebbe essere la prassi, ed in tempi difficili per le casse comunali dovrebbe essere doveroso. La vicenda dell’affidamento al privato del servizio di trasporto scolastico comprova l’esatto contrario. Le considerazioni da fare intorno a questa scelta dell’amministrazione non sono però solamente economiche ma anche di altra natura.

Ricordiamo gli elementi fondamentali per comprendere:

  • Il Comune ha speso nel 2010, gestendo direttamente il delicato servizio circa 695.000 euro (di cui 83.871 per il pre e post-scuola).
  • Con l’esternalizzazione il Comune paga alla ditta che si è aggiudicata la gara 682.000 l’anno per 7 anni, ma considerando tutte le spese in più connesse con le scelte sopra ricordate si arriva a circa un milione di euro l’anno rispetto al 2010
  • E ancora:

  • Dieci scuolabus di proprietà comunale, di cui il Comune continua a pagare le rate dei mutui,  sono stati dati in usufrutto alla ditta aggiudicataria.
  • Quattro assistenti scuolabus sono pagate ancora dal Comune e anche per le assistenti del pre e post-scuola le fatture vengono inoltrate al Comune, ma secondo il capitolato d’appalto dovrebbero essere a carico della ditta che ora svolge il servizio.
  • Cinque autisti degli scuolabus, dipendenti del Comune, sono rimasti senza il lavoro a cui erano dediti da decenni, svolgendolo con professionalità.
  • Attualmente vengono richiesti i pagamenti per il trasporto fuori territorio comunale delle scolaresche in occasione di visite ai musei, di giochi per la gioventù o di escursioni mentre secondo il capitolato tali servizi  dovrebbero gratuiti per il Comune.
  • Si hanno notizie di proteste dei genitori per i disagi derivanti da: affollamento sugli scuolabus con posti in piedi e conseguente riduzione della sicurezza; itinerari ridotti per cui i familiari devono accompagnare gli alunni alle fermate degli scuolabus; rapporto non ottimale fra assistenti e alunni nel pre e nel post-scuola; arrivo degli alunni, in alcune scuole, molto tempo prima dell’apertura del portone d’ingresso (alle 7.30).
  • Dai comunicati sindacali apprendiamo: “Ci sono 27 lavoratori (autisti, assistenti ed operatrici pre-post-scuola) che svolgono attività di trasporto e assistenza dei bambini che vanno a scuola, da anni impegnati in tali servizi con un rapporto di lavoro continuativo e che invece ora hanno tutti contratti part-time e salari ridotti. A sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico e dalle procedure di affidamento il servizio viene gestito ancora in regime di provvisorietà dalla ditta che si è aggiudicata la gara. Essa utilizza personale assunto tramite agenzia di lavoro in somministrazione con contratti di lavoro settimanali per le assistenti e, mensili per gli autisti (tra i quali figurano anche pensionati) nonostante gli obblighi contenuti nel capitolato di appalto. L’Amministrazione comunale ha garantito, che i contratti di lavoro sarebbero stati a tempo indeterminato e per tutta la durata dell’appalto, cioè 7 anni. Ad oggi gli impegni assunti e sottoscritti non sono stati rispettati e la condizione dei lavoratori continua ad essere precaria ed insostenibile”.
  • A distanza di oltre sei mesi dall’avvio del nuovo assetto del servizio non è stato ancora firmato il contratto tra il Comune e la ditta a cui è stato affidato; il verbale che ha formalizzato l’esito della gara parla, addirittura, di aggiudicazione provvisoria!
  • E’ stato attivato, a spese del Comune (per un costo di 180-200.000 euro all’anno), un servizio di navette gratuite in aggiunta ai bus delle linee già esistenti nel trasporto pubblico, impiegando, in un avvilente quanto frustrante e inutile lavoro, i cinque autisti rimasti con le mani in mano ed ora alla guida tutto il giorno di mezzi (inadatti e pericolosi per l’utenza) desolatamente quasi sempre vuoti! Da rimarcare che il servizio è assolutamente improprio per un Comune, specie con le difficoltà finanziarie in cui versa, ed inoltre esso è stato istituito senza che ci sia stata una delibera consiliare come è previsto.
  • Questi fatti inducono a fare domande e riflessioni.

    Come è possibile che ci sia stata un’aggiudicazione provvisoria? E che siano passati oltre 6 mesi senza che – mentre il Comune sta già pagando il servizio – ci sia il contratto tra il Comune e la ditta che ha vinto la gara? Come è possibile che un Comune, retto tra l’altro dal centro-sinistra, crei le condizioni per un simile peggioramento economico e non solo (si pensi alla precarietà attuale e alla frustrazione) per dipendenti che da anni svolgevano diligentemente il loro lavoro. Non è un caso che ci siano vibrate proteste sindacali. Avendo, il Comune, 5 autisti, 4 assistenti e 10 scuolabus, non è più sensato svolgere direttamente il servizio? Perché sperperare, infine,  risorse pubbliche nel quasi inutile servizio di navette gratuite, che non spetta, tra l’altro, al Comune?

    A tal proposito Il Cittadino Governante ha avanzato da tempo la proposta di concordare con la ditta  che gestisce il trasporto pubblico locale una nuova linea che colleghi rapidamente con 3-4 piccoli bus il centro del Lido col centro del Paese con passaggi frequenti. Siamo convinti che, se ben promossa ed organizzata, potrebbe avere un grande successo. Perché non viene presa in considerazione? Per far affermare la mobilità sostenibile (cioè potersi muoversi lo stesso ma con meno auto e più pedoni e ciclisti) sarebbe decisiva una radicale ristrutturazione dell’attuale servizio di trasporto pubblico giuliese che ovviamente non deve pagare il Comune, ma che l’amministrazione deve saper ottenere. Si potrebbe partire proprio con la nuova linea di rapido ed efficiente  collegamento Lido-Paese. Inoltre una mobilità sostenibile ben organizzata permetterebbe di ridurre di molto il bisogno di scuolabus giacchè, riducendosi il traffico delle auto private, si potrebbero avviare, in sicurezza, molte iniziative di Pedibus e Bicibus per i bambini e i ragazzi che vanno a scuola. Evitare lo sperpero, rispettare i bambini, tutelare i diritti dei lavoratori, diffondere incisivamente la mobilità sostenibile sembrano obiettivi di poco conto? A noi sembrano atti di buon governo.

    Alla luce di quanto sopradetto chiediamo con la presente Mozione quanto segue:

    1)      Ripristinare la gestione diretta del Servizio di Trasporto Scolastico.

    2)      Garantire un servizio di qualità.

    3)      Tutelare pienamente i diritti dei lavoratori.

    4)      Promuovere in maniera incisiva la mobilità sostenibile, iniziando, nel campo del trasporto pubblico locale, con l’ottenimento dell’istituzione di una nuova linea di rapido ed efficiente collegamento tra il centro del Lido ed il centro del Paese (cosa che renderebbe inutile anche la cospicua spesa prevista per l’ascensore inclinato).

    5)      Progressiva attuazione, ovunque man mano possibile in sicurezza, di nuove esperienze di Pedibus e Bicibus.

     

    Giulianova 26 marzo 2012

                                                           Il Cittadino Governante per cambiare

                                                            Capogruppo Franco Arboretti