Un tabaccaio di Bisenti,
Gilberto Medori, 46 anni, è incatenato dalle 8 di questa
mattina, in segno di protesta, alla saracinesca del suo negozio
ed ha intenzione di andare avanti ad oltranza, almeno fino a
quando non avrà informazioni certe in merito a ciò che
definisce “una gravissima ingiustizia e un caso di concorrenza
scorretta”, nell’ambito della riorganizzazione delle attività
commerciali danneggiate in seguito al terremoto del 2009.La protesta è dovuta al fatto che il titolare di un’altra
tabaccheria del paese, il cui locale era rimasto lesionato in
seguito al sisma, dopo aver lavorato per tre anni in un
container a pochi metri dal negozio del 46enne, ha deciso di
spostare la vendita di sigarette in un supermercato, anch’esso a
pochi metri dall’attività di Medori, non rispettando la
distanza di 200 metri prevista dalla legge, in materia di
licenze, per i comuni che abbiano meno di 10mila abitanti.
“La mia protestà è contro l’Amministrazione autonoma dei
monopoli di Stato (Aams) – spiega all’ANSA il tabaccaio –
perché è probabile che siano stati loro a rilasciare
l’autorizzazione. Questa situazione va avanti dalla scorsa
settimana e io non sono ancora riuscito ad avere informazioni.
Ho anche contattato la Federazione Italiana Tabaccai, ma neanche
loro hanno saputo dirmi nulla”.
“La proprietaria dell’altra tabaccheria, per tre anni è
stata qui di fronte in un container. Io non ho mai detto nulla –
racconta il commerciante -, perché era una situazione di
emergenza, ma ora hanno cambiato le carte in tavola e la
situazione rischia di diventare definitiva. Dal 2009 il numero
dei miei clienti si è ridotto notevolmente. E’ come se qualcuno
si fosse appropriato della mia zona di competenza”.
“La mia attività esiste da 17 anni, ho tre figli, tutti
studenti, ed ho investito tanto per il negozio, acquistando, ad
esempio, due distributori automatici di ultima generazione.
Rimarrò incatenato – conclude amareggiato Medori – almeno fino
a quando qualcuno non si degnerà di darmi una spiegazione”.
(ANSA).