Questa sera, alle 21 e 30, il giornalista e critico musicale Paolo Di Vincenzo presenterà il suo primo lavoro editoriale dal titolo “Il Mistero dell’oro di Dongo”. L’autore verrà intervistato dal giornalista Luca Maggitti.

Il Libro 

Un mistero insoluto da quasi 70 anni, un tesoro nascosto e poi dissolto, un carteggio mai trovato di cui si è tante volte favoleggiato che potrebbe far riscrivere la storia dell’Europa. Sono gli ingredienti di questo lavoro di fiction dove a elementi reali, l’oro di Dongo (il tesoro che Mussolini e i suoi gerarchi si portavano dietro nell’aprile 1945 per garantirsi la fuga dall’Italia che stava per essere liberata dal fascismo), il Vittoriale in cui Gabriele D’Annunzio venne più o meno confinato, se ne mescolano altri puramente immaginari, con un giornalista di Pescara coinvolto in un caso più grande di lui. Storia e invenzione si fondono in un giallo dagli esiti imprevisti e imprevedibili. Un plot inventato ma verosimile, dove servizi segreti, poteri forti, rigorosi servitori dello Stato e giornalisti indipendenti si fronteggiano come tante, troppe volte, è accaduto nella storia recente dell’Italia.


L’Autore

Paolo Di Vincenzo è nato a Pescara il 9 dicembre 1961. Nel 1985 si è laureato al Dams di Bologna. Nel 1986 ha cominciato a collaborare, come critico musicale, al Centro, il quotidiano dell’Abruzzo in cui è stato assunto nel 1990. Dopo qualche anno di cronaca è passato a Cultura & Spettacoli, redazione della quale è diventato caposervizio responsabile nel 1998, ruolo che ha conservato fino al 5 settembre 2011 quando si è licenziato. Dall’anno accademico 2011/2012 è docente a contratto della cattedra di Comunicazione e tecnica del giornalismo nella facoltà di Scienze della comunicazione dell’università di Teramo. Adora Pescara, l’Abruzzo, oltre che l’Italia, ovviamente. Adora la musica, quella buona di qualsiasi genere, la buona cucina e le opere di John Fante e del figlio Dan Fante di cui è amico fraterno. Adora viaggiare e studiare inglese americano. Con la moglie Marina Di Crescenzo ha aperto un sito Internet: www.arteabruzzo.it. Sarà felice di rispondere a tutti quelli che vorranno comunicare il proprio pensiero su questo che è il suo primo libro.