Parlando della mancata realizzazione della nuova caserma dei carabinieri, si era fatto spesso ricorso all’ironia, sostenendo che . E c’era stato anche chi aveva proposto di invitare, per questo, a Giulianova, il Gabibbo. Ma ecco che c’è chi è pronto a realizzare la nuova caserma giuliese.

Si tratta di un’impresa abruzzese la quale ha già realizzato lavori simili sia nella nostra Regione che nelle Marche e, in una lettera scritta al sindaco Francesco Mastromauro annuncia di essere interessata . . E il Comune da tempo aveva individuato il terreno proprio accanto a quello dove sono stati realizzati gli alloggi per i sottufficiali. Su questa idea concordano, da quello che si sa, anche gli organismi militari interessati, per cui uno di due più importanti impegni per la città dopo il depuratore e i lavori della Statale 16 (l’altro è quello di un palazzotto dello sport) potrebbe davvero essere realizzato tra breve. Ma un altro grosso problema si sta per risolvere nel Comune di Giulianova (e negli altri cinque legati al Consorzio Cirsu per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani). Si va verso un pieno accordo tra Cirsu e Sogesa a tal punto che è stato chiesto al Giudice delegato ai fallimenti di rinviare il giorno fissato per l’udienza nella quale si dovrà discutere del fallimento di Cirsu richiesto da Sogesa.  Nel frattempo Sogesa ha liquidato il 49 per cento che deteneva il privato (Aia) per cui adesso che Sogesa è totalmente pubblica si potrà richiedere l’autorizzazione per l’apertura della nuova discarica, denominata “Grasciano 2” e, nel contempo, si potrà finalmente procedere alla ristrutturazione e al rilancio del Polo tecnologico senza andare più a “trattare” i rifiuti fuori provincia e diventano quella di Grasciano 2 l’univa vera discarica abruzzese. Insomma, una piccola rivoluzione rispetto ai foschi scenari del passato. E se queste buone notizie riguardano i sei comuni consorziati del Cirsu, Giulianova ha fatto un grosso passo avanti per quanto riguarda la necessità di mettersi in regola con i pagamenti pregressi,. In pratica il sindaco Mastromauro  proceduto al versamento della prima quota relativa al 2010 pari a 500.000 euro e, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione del Comune e le esigenze di Cirsu,  quest’ultimo e il Comune si sono impegnati per la quota residua .

 

(tratto da Il Messaggero)