E’ fatta. L’Inps ha rotto gli indugi. Avrà un futuro la vecchia colonia Rosa Maltoni Mussolini che regala una bruttissima immagine di se sul lungomare Zara nord, a ridosso della zona degli alberghi. Entro la fine di giugno parte il progetto da tempo accarezzato dal direttore generare dell’Istituto, Tito Boeri. Nascono ke “senior house” e l’ex colonia iguliese sarà una di quelle. «Le senior house — sostiene Boeri — se accompagnate da adeguata infrastruttura sanitaria possono rappresentare davvero un fattore importante nel ripopolamento delle aree interne del nostro Paese». In collaborazione con Invimit, società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Inps ha già selezionato 22 strutture adatte a diventare «residenze silver». Per effettuare le operazioni di riqualificazione e ristrutturazione è stato creato un fondo a valorizzazione, I3Silver, che durerà 25 anni e gestirà il patrimonio immobiliare. Lo scopo è quello di una “residenzialità per la terza età” in cui è prevista la creazione di appartamenti dotati di Servizi integrativi collettivi, e di servizi individuali su richiesta. Un pacchetto che comprende lavanderie, ditte delle pulizie, mense, guardie mediche e trasporti privati sia per arrivare in città sia per raggiungere l’ospedale L’ambizione dell’Inps va però oltre al mercato nazionale. L’ente vuole conquistare non solo gli italiani ma anche i pensionati dei paesi del Nord Europa: svedesi, olandesi, norvegesi, inglesi e tedeschi. «Le nostre località — ha aggiunto Boeri — possono essere un polo di attrazione anche per l’utenza straniera. Invece di continuare a lamentarci perché i nostri pensionati vanno in Portogallo pensiamo a come rendere più attrattiva la penisola per i pensionati del Nord Europa». «Il valore aggiunto è l’aver scelto – dice Giorgio Fiorino, direttore centrale patrimonio e archivi dell’Inps – di riutilizzare immobili altrimenti lasciati a loro stessi. Parliamo di colonie estive o ex case vacanze donate da enti pubblici o privati e quindi non riutilizzabili in quanto vincolate ad un uso sociale specifico». La speranza è quindi creare dei centri , che accolgano, producano lavoro e al contempo incrementino il turismo locale, portando sul territorio persone con una buona capacità di spesa>. Per quanto riguarda, nel dettaglio, la colonia giuliese, va detto che la scelta dell’Inps è rivoluzionaria e quindi mette in archivio definitivamente l’immagine di un edificio fatiscente, in alcuni tratti pricolante e spesso rifugio di senza tetto ed extracomunitari. Tutto l’immobile sarà utilizzato a questo scopo quindi gli appartamenti saranno tantissimi (il numero verrà fuori dal progetto definitivo in via di approvazione) anche se c’è chi punta ad una destinazione diversa per quanto riguarda la parte terminale dell’immobile, quella che si affaccia sul prolungamento di viale Orsini e nella quale organizzare oltre ad un bar-ristorante anche altri servizi e forse ricavare anche la sede Inps, attualmente ubicata nei locali del Centro commerciale I Portici all’Annunziata dove rimarrà ancora adesso. La ristrutturazione prevede anche un destino diverso per lo chalet a mare (ndr: Rosso di sera) dell’Inps che sorge proprio di fronte alla “Rosa Maltoni”, anche quest’anno verso una gestione non diretta.