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ROSETO – “Questo mondo, questa Italia, questo Abruzzo hanno bisogno di eroi veri e non di cartapesta. Come i componenti dell’equipaggio “sperimentale” del 118 della postazione di Roseto degli Abruzzi che sono stati inviati oggi dalla centrale operativa a prestare soccorso ad un uomo in arresto cardiocircolatorio sul territorio comunale” dichiara in una nota Stefano Matteucci Segretario Provinciale UGL Salute Teramo nel descrivere l’ennesimo episodio di buona sanità avvenuto nel teramano. “All’arrivo sul posto il paziente è risultato in arresto cardiocircolatorio ed è stato immediatamente defibrillato -continua il sindacalista – e quindi rianimato. La Ugl Salute rende merito alla prontezza ed alla professionalità dell’equipe multidisciplinare intervenuta”. Poi però Matteucci cambia tono ed attacca: “La grande abnegazione degli operatori cozza però con le difficoltà in cui si trovano ad operare in alcuni contesti. Il DAE, ovvero defibrillatore, posizionato sul territorio dell’evento, e che prontamente i cittadini presenti hanno provato ad utilizzare, è risultato scarico e non funzionante. Vale la pena ricordare che la Regione Abruzzo, tramite la scuola di formazione delle varie Asl, sta istruendo continuamente sanitari e semplici abitanti per l’esecuzione di manovre salvavita utilizzando appunto i DAE presenti sul territorio. Non si può giocare con la vita della gente come accaduto a Roseto degli Abruzzi dove lo strumento era inutilizzabile per un ingiustificabile incuria delle istituzioni locali. Come Ugl Salute abbiamo più volte richiesto alle amministrazioni locali di porre in essere l’adeguata manutenzione e mappare il posizionamento di questi apparecchi essenziali per interventi salvavita” conclude Matteucci.