“Non può essere la provincia

teramana a pagare i debiti della sanità”. E’ l’appello del

segretario provinciale della Cgil di Teramo, Giampaolo Di

Odoardo sulla nuova voragine di 360milioni di euro che si è

aperta nei conti della sanità.

“Il debito va pagato – ha

dichiarato Di Odoardo, ma chiediamo che la provincia di Teramo

paghi nella misura in cui ha creato a contribuirlo. Teramo è

l’unico territorio dove non è entrata la sanità privata, un

virtuosismo che va ricompensato poiché i debiti sono stati

creati in gran parte per colpa di una gestione privata

distribuita lungo le altre province abruzzesi”.

   Nell’apprendere la sottrazione di 160 milioni di euro di

fondi Fas, Di Odoardo chiede una compensazione e domanda: “Dove

verranno tolti? Cosa verrà penalizzato? La nostra provincia è

stata già scippata dei Pit – ha detto Di Odoardo -. Da

cittadino, prima ancora che da sindacalista, chiedo di sapere in

che misura e dove saranno i tagli”.

  “Teramo conta 11 mila aziende – ha concluso di Odoardo – quei

fondi sono vitali. Gli impegni sul rilancio della Vibrata-Tronto

non si traducano in un mero `documentificiò, siamo con l’acqua

alla gola e un salvagente serve adesso”. (ANSA).