Il fondamento di ogni festa cristiana è Cristo Risorto, speranza dell’umanità. È difatti significativo che sia la Passione e morte, sia la Risurrezione risultino collegati ad un momento conviviale. Inoltre, l’esperienza della festa e del convito accompagnano spesso alcuni eventi dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Nel cristianesimo, per la logica dell’incarnazione, una festa religiosa abbraccia tutto l’uomo nella sue varie espressioni. In particolare, le feste patronali sono “feste integrali”, alle quali partecipa tutto il popolo come soggetto protagonista delle molteplici manifestazioni della cultura popolare. In effetti, queste feste, con il loro linguaggio, e il loro rituale, affermano e definiscono l’identità di un popolo, la sua storia, le sue radici culturali, i suoi legami con il mondo e con la vita. La dimensione festiva vissuta dalla comunità parrocchiale trae origine dalla celebrazione dei Sacramenti che risvegliano il senso dell’appartenenza e dell’identità. Così, i giorni di festa esprimono bene la solidarietà di Dio verso di noi e che da noi si estende verso i fratelli. I giorni di festa parrocchiale sono chiamati a diventare, pertanto, giorni di festa del Signore, della Chiesa, della famiglia, dell’uomo, della speranza, del canto, della danza, della mensa apparecchiata, del dialogo, del riposo, dell’incontro, della gioia. In questa luce e in questa logica di un cristianesimo integrale si colloca da sempre ogni festa religiosa nella nostra città. In particolare, la Sagra del pesce entra in questa dimensione culturale-religiosa già da trentadue anni: è una storia di persone che si sono avvicendate in una donazione di tempo e di energie, senza nessun interesse, se non quello di testimoniare un’affezione alla Madonna ed alla comunità cristiana.

La Sagra non ha uno scopo di guadagno; se c’è un utile, viene utilizzato nelle opere di solidarietà, che grazie a Dio non mancano nella nostra parrocchia. Principalmente la Sagra è una testimonianza di unità e fraternità tra i numerosi volontari che si sono susseguiti nei vari anni, soprattutto dopo l’impulso nuovo e pieno di entusiasmo del compianto Giuseppe Laudadio.

La Sagra, poi, è un appuntamento assai sentito da molti giuliesi e dai turisti, i quali, in seguito alla sospensione avvenuta lo scorso anno per motivi logistici, espressero il loro rammarico. Quest’anno è stato affrontato un notevole sacrificio per la nuova struttura sulla Piazza del Mare, messa a disposizione dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione dell’Ente porto. È innegabile che ora la Sagra offra una visibilità pienamente rispondente a criteri estetici e pratici, per garantire un servizio razionale e sollecito. In più, con la partecipazione di nuovi volontari si è determinato un rinnovato entusiasmo e si è favorito un clima di gioiosa fraternità.

Anche nella Sagra del pesce, come nella Pesca e nella Lotteria di beneficienza, si riverbera la parola illuminante di papa Francesco che, nella sua esortazione “La gioia del Vangelo” (Evangelii Gaudium, 24), indica il festeggiare come dimensione irrinunciabile della evangelizzazione.

Auguro a tutta la comunità parrocchiale, a tutta la cittadinanza giuliese ed ai numerosi turisti che possano sperimentare, con l’aiuto di Maria Santissima del Portosalvo, la grazia rinnovatrice e benefica della Divina Misericordia.

 

 

Don Ennio Lucantoni