Convocazione di un’assemblea urgente per chiarire le ragioni delle dimissioni improvvise di Claudio Strozzieri e dimissioni del Consiglio d’Amministrazione della Ruzzo Reti. Questa la richiesta partita ieri, martedì 29 maggio, intorno alle 12:30, e firmata dai sindaci di Giulianova, Alba Adriatica, Basciano, Bellante, Campli, Castellalto, Colledara, Controguerra, Cortino, Crognaleto, Castel Castagna, Mosciano S. Angelo, Montorio al Vomano, Torano Nuovo e Tossicia, in qualità di soci della Ruzzo Reti, ed inoltrata sia al CdA ed al presidente dimissionario della Ruzzo Reti, e sia al Commissario unico straordinario dell’ATO Teramano n. 5.
Nel documento, i sindaci-soci hanno sottolineato la loro contrarietà “ai metodi e criteri di scelta adottati dalla maggioranza dell’assemblea non ritenendosi in alcun modo rappresentati in seno all’organo esecutivo”, e poi il fatto che “dall’insediamento e per ben dieci mesi, l’assemblea non è mai stata convocata per discutere le linee d’indirizzo e programmatiche del nuovo CdA”. Altro aspetto sottolineato dai 15 sindaci firmatari è l’aver appreso dagli organi di stampa “dell’esistenza di conflitti all’interno del CdA, su questioni dai contorni confusi se non addirittura loro ignote, mai oggetto di discussione assembleare, sfociate nelle dimissioni del Presidente”. Secondo i sindaci la situazione è di tale gravità da richiedere, appunto, un’assemblea urgente “nella quale si chiariscano le ragioni che hanno indotto il Presidente a rassegnare le dimissioni, ma anche a richiedere che tutto il CdA si presenti dimissionario a detta assemblea, evidenziando che in una società pubblica la sussistenza di un effettivo controllo analogo passa anche per il gradimento del CdA da parte di tutta l’assemblea”.
Il sindaco Francesco Mastromauro dopo avendo appreso del Consiglio di amministrazione di ieri, alle 19:30, con l’affidamento pro-tempore della presidenza a Carlo Ciapanna e la nomina di Vinicio Ciarroni, segretario del sindaco Brucchi, nel CdA del Ruzzo, ha dichiarato: “Siamo al cospetto di un colpo di mano, irrispettoso delle istanze provenienti da ben 15 sindaci, soci della Ruzzo Reti. Ecco, dunque, la politica secondo Brucchi, che senza il minimo pudore ha nominato il suo segretario personale come consigliere del CdA, in surroga. Una politica alla Mazzarò, il personaggio delle novelle di Verga, quello per intenderci che diceva ‘roba mia vientene con me’. Ebbene – prosegue Mastromauro – io e i miei colleghi sindaci non ci stiamo a questo modo di intendere le cose. Non si può calpestare così né la logica, né le istanze provenienti dal territorio. Il sindaco Brucchi non può pensare di essere un rullo compressore, polverizzando gli altri. Questa non è democrazia. Anzi, non ne ha nemmeno la lontana parvenza. Ma a questo colpo di mano io e i miei colleghi non ci stiamo, e promettiamo battaglia”.