Grazie all’interrogazione dell’onorevole Tommaso Ginoble al Ministro Giarda (nella quale si chiedeva conto delle disparità di trattamento tra le Marche e la provincia di Teramo per i fondi post alluvione stanziati in via emergenziale dal governo dopo le piogge del marzo 2011) è emerso che la Regione Abruzzo non ha presentato alcuna richiesta di proroga per il Decreto che nel marzo dello scorso anno aveva dichiarato per la provincia di Teramo lo stato di emergenza.
“La notizia è di quelle clamorose” dicono Ruffini e Di Luca “e dimostra che ormai Chiodi è cotto ed ha la testa altrove. In questa Regione Abruzzo non vi è più la garanzia neanche che venga fatta una semplice richiesta al Governo, nonostante vi fosse stato un atto di indirizzo votato all’unanimità in Consiglio regionale un mese fa. Siamo sbalorditi ed esterrefatti dall’insufficienza di Chiodi. Questa è davvero uno schiaffo per Teramo ed i teramani. ”
Per i Consiglieri teramani del Pd la misura è ormai colma:Chiodi per l’alluvione della sua provincia ha fatto poco o nulla, mentre tutte le iniziative sono venute dal nostro Gruppo Consiliare. Anche l’ultima risoluzione, votata il 6 marzo scorso, è farina del sacco del Pd che poi in Consiglio regionale ha “lavorato” ed ha ottenuto l’unanimità e la disponibilità di tutte le forze.
La risoluzione impegnava tra le altre Chiodi a:
- 1.mettere in atto tutte le iniziative necessarie affinché la nostra Regione ottenga dal CIPE la riprogrammazione e quindi l’assegnazione dei 10,3 milioni di euro dei FAS 2000-2006;
- 2.
“Questi finanziamenti sono importanti” dicono Di Luca e Ruffini “perchè servono a coprire le spese degli enti locali effettuati in somma urgenza e pari ad oltre 12 milioni di euro. Mentre le eventuali disponibilità di residui dei FAS a nostro avviso potrebbero essere destinati solo a spese di investimento. Chiodi doveva quindi vigilare ed avere massima attenzione nel richiedere la proroga dello stato di emergenza.”
Questa vicenda dimostra, secondo i consiglieri regionali del Pd, che il Presidente vive in uno stato di “totale insofferenza” per il ruolo che ricopre e che “non vede l’ora di andare via.”
“Quello che è accaduto denota anche una mancanza di rispetto nei confronti delle decisioni del Consiglio regionale” aggiungono Ruffini e Di Luca “ma è possibile che neanche il segretario generale di Chiodi, che dal Presidente era incaricato di seguire la vicenda alluvione e che è andato in giro a promettere 20 milioni di euro, non si sia accorto di nulla? Adesso non ci resta che appellarci a tutti i nostri parlamentari affinchè facciano fronte comune sul Governo per ottenere i 12 milioni di euro. Dobbiamo tutti insieme far capire al Governo che l’Abruzzo sta chiedendo dei soldi già spesi e riferito ad un provvedimento del Governo che ha riconosciuto nel nostro territorio uno stato di emergenza. La proroga era certamente importante ma non si può penalizzare un’intera Provincia con tutti i suoi Comuni per l’incapacità di qualcuno.”
IN ALLEGATO LA RISOLUZIONE DEL 6 MARZO 2012.
domenica 15 aprile 2012
I Consiglieri regionali
Claudio Ruffini
Giuseppe Di Luca