Quando una persona sparisce è importante fare una valutazione della vittimologia del soggetto. Infatti più il soggetto è a rischio vittimologico (i soggetti maggiormente a rischio sono in generale i bambini, le prostitute, le donne e poi gli uomini) maggiore è la probabilità che la sparizione sia da imputare a eventi esterni e meno a decisioni personali.

Roberto Straccia, 24 anni, è uscito di casa mercoledì 14 dicembre alle ore 14.30 per andare a correre lasciando detto ai coinquilini che sarebbe tornato in tempo per fare la spesa e preparare la cena in programma per la sera. E’ un soggetto che al momento ha un livello di vittimologia molto basso in quanto è un maschio, adulto, apparentemente in buona forma fisica, per cui capace di difendersi e/o scappare da un eventuale aggressore, o comunque combattere. Non sono stati segnalati frequentazioni strane o ambigue. Non sono stati rilevati nei luoghi perlustrati segni di colluttazioni, non vi sono testimonianze in merito. Verosimilmente restano da valutare le ipotesi di:

ñ     allontanamento volontario;

ñ     sequestro attraverso minaccia con arma da fuoco;

ñ     suicidio;

ñ     incidente e/o malore.

 

 

Roberto Straccia esce dall’abitazione in via Teofilo D’Annunzio (zona Pescara sud, area porto turistico) e si dirige verso nord.

Alle 14.39,08 viene inquadrato dalla telecamera di sicurezza del porto mentre si dirige verso il Ponte del Mare. La distanza tra casa e la telecamera è di circa 700 mt.

Seguono a breve distanza due uomini che corrono e un terzo che passeggia. Quest’ultimo non identificato. I due runners che fanno lo stesso percorso di Roberto Straccia passano all’andata alle 14.39,36 e sono di ritorno alle 15.03, 51 (differenza di tempo di 24′ 15”), dicono di non averlo notato.

 

Il percorso da casa sua al Ponte del Mare è di circa 1,1 km a cui va aggiunta la distanza di circa 500 metri del Ponte stesso e altri 1,2 km del percorso successivo fino alla Nave di Cascella punto in cui era solito invertire il senso di marcia e dove i cani molecolari hanno avvertito l’odore di Straccia.

Totale percorso in andata è di 2,8 km, a cui si aggiunge un eventuale ritorno per un totale di 5,6 km. Un runner semiprofessionista molto allenato impiegherebbe circa 22 minuti (alle media di 4′ al km), un runner mediamente allenato potrebbe impiegare dai 25′ ai 30′ (con media sui 5 minuti per km).

 

Distanze del percorso:

ñ     Casa di Straccia – Nave di Cascella (andata/ritorno) =  5,6 km (solo andata 2,8 km circa);

       Interpunti: 

       Casa di Straccia – Telecamera = 700 mt circa;

       Casa di Straccia – Ponte del Mare ingresso sud 1,1 km circa;

       Lunghezza Ponte del Mare 466 mt;

       Ponte del Mare ingresso nord – Nave di Cascella 1,2 km;

       Telecamera – Nave di Cascella – Telecamera = 3,8 km circa

 

 

            Ci sono diversi altri avvistamenti che fanno percorrere a Straccia altra strada fino alla Pineta D’Annunziana. E’ importante sottolineare come il percorso naturale per arrivare dal Ponte del Mare alla Pineta sia lo stesso (si intende lo stesso marciapiede) che Roberto ha percorso all’andata per cui è lecito chiedersi come mai non sia stato ripreso una seconda volta dalla telecamera (che come emerge dai video diffusi appare riprendere costantemente anche se in maniera tempisticamente concentrata).

            Facendo un calcolo mediamente attendibile Roberto Straccia dopo un primo passaggio sotto la telecamera sarebbe dovuto ripassarci sotto dopo un tempo che varia tra i 16 e i 24 minuti al massimo. Il percorso, infatti, è di 3,8 km, a 4′ al km avrebbe impiegato 16′ circa, a un max di 6′ per km avrebbe impiegato 24′ circa. Questo ci porta a calcolare che sarebbe dovuto ripassare prima dei due runners/testimoni

ñ     Roberto Straccia è ripreso all’andata alle 14.39,08 + 24′ di ipotetico percorso con un tempo massimo (dalla telecamera alla Nave di Cascella e ritorno alla telecamera) = 15.03,08. Considerando che aveva un’andatura più veloce dei due uomini ripresi, in pratica avrebbe dovuto sorpassarli qualche centinaio di metri prima della telecamera stessa. 

ñ     Nel caso in cui Roberto Straccia si fosse fermato presso la Nave di Cascella o altrove per eventuali esercizi ginnici, come lo stretching, è necessario aggiungere circa 10′ minuti. Ritengo comunque improbabile tale eventualità in quanto chi si allena correndo ripone alla fine della corsa gli esercizi di allungamento, inoltre il 14 dicembre è stata una giornata piuttosto fredda e non sarebbe stato salutare fermasi a metà corsa accaldati rischiando di prendere freddo.

 

            Questi calcoli e le successive riflessioni si basano sulle dichiarazioni degli amici/coinquilini che indicano le abitudini di Roberto Straccia, solito nella corsa e nel percorso. Sono puramente analitici e si basano anche sulla eventualità che un runner continui a percorrere la strada migliore evitando di attraversare un lungomare piuttosto ampio, lasciando una pista ciclo-pedonale comoda per una serie di marciapiedi interrotti da vie laterali. Postulato ciò è lecito pensare che Roberto Straccia non abbia fatto ritorno dal percorso di andata e, nel caso lo avesse fatto, lo ha fatto in modo alternativo ad esempio con un veicolo. Ad ogni modo è lecito pensare che l’evento imprevisto che ha portato alla scomparsa di Roberto Straccia sia accaduto a nord della telecamere del porto e prima delle 15.03.

Potrebbe essere utile chiedere ai due runners/testimoni quale percorso abbiano fatto quel giorno, infatti calcolando la distanza e proporzionando il tempo potrebbe essere utile per individuare alcuni spostamenti di Roberto Straccia, o meglio escludere alcuni passaggi. 

 

Notizie utili:

ñ     Quale percorso faceva solitamente Roberto Straccia?

ñ     Aveva modo di appuntare i propri allenamenti?

ñ     Quanto era allenato?

Enrico Delli Compagni


ñ     Che percorso hanno fatto i due testimoni?

ñ     Conoscere tutti il background della vittima.

 

In conclusione è possibile sostenere che Roberto Straccia sia sparito/disattivato o si sia sentito male a nord della telecamera ed entro le 15.03.