Usavano Facebook per individuare
sacerdoti omosessuali e poi ricattarli. E’ stata questa –
secondo gli investigatori – la metodologia di Diego Caggiano, 35
anni, di Tornimparte (L’Aquila) e Giuseppe Trementino, di 30, di
Bagnoli del Trigno (Isernia), arrestati all’alba su disposizione
della magistratura di Lagonegro per estorsione aggravata e
continuata a due sacerdoti.
I due chiedevano amicizia a quelli che avevano un profilo sul
social network e una volta carpita la loro fiducia riuscivano ad
ottenere confidenze intime usate successivamente per il ricatto;
inizialmente le richieste di denaro erano basse, poi aumentavano
sempre di più.
A denunciare l’accaduto è stato un prete di Isernia, proprio
quello che aveva ricevuto la telefonata effettuata da Caggiano e
Trementino da Maratea (Potenza). Secondo quanto accertato ci
sarebbe stato solo un sacerdote che avrebbe deciso di pagare i
due ricattatori, utilizzando un vaglia postale; per gli altri
undici prelati ricattati, dell’età compresa tra i 40 e i 50
anni, sono in corso accertamenti.
Caggiano e Trementino sono stati arrestati nell’abitazione di
quest’ultimo a Bagnoli del Trigno (Isernia) dove vivono insieme:
ora sono rinchiusi nel carcere di Ponte San Leonardo a Isernia.
Il valore dell’estorsione non è stato ancora accertato. (ANSA).