Al termine di una articolata e complessa verifica fiscale eseguita nei confronti di una società ubicata nella provincia di Teramo i militari del Nucleo Provinciale pt hanno segnalato all’Agenzia delle Entrate il recupero a tassazione di materia imponibile per circa 7 milioni di Euro.
In particolare l’attività ispettiva condotta ha consentito di far emergere complesse ed articolate operazioni societarie poste in essere con il precipuo intento e finalità esclusivamente orientate all’evasione d’imposta mediante condotte che hanno consentito l’indebito ingente risparmio di imposte mediante sottrazione di base imponibile per circa 7 milioni di euro.
In dettaglio nei confronti della società sono state contestate le seguenti violazioni :
– indebite deduzioni di costi conseguenti a sopravvenienze passive per circa € 3.800.000 derivanti da operazioni prive di elementi essenziali, quali ragioni economiche e documentazione probatoria, che ne avrebbero giustificato l’imputazione a costo straordinario dell’esercizio esaminato. Nella sostanza la società ha svalutato il valore di una partecipazione societaria detenuta senza fornire alcuna motivazione dell’apparente deprezzamento che tuttavia ha avuto un forte riverbero sul risultato d’esercizio che, proprio a seguito della svalutazione, è stato negativo;
– irregolare dichiarazione ai fini fiscali di plusvalenze per circa € 3.200.000 derivanti dalla cessione di quote sociali di una società totalmente partecipata dalla società verificata. In particolare la società al fine di non assoggettare ad imposta l’intero valore della importante plusvalenza concretamente realizzata ha indebitamente assoggettato a tassazione il solo 5% anziché l’intero importo della stessa facendo ricorso ad una norma fiscale non applicabile all’operazione di specie.
Le suddette operazioni ritenute elusive dai militari operanti hanno procurato alla società verificata un risparmio di imposte tra IRES ed IRAP per circa € 2.000.000
L’amministratore della società è stato altresì denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione al Decreto Legislativo nr.74/2000.