Alessandro Germini | 27 agosto 20.54.15 |
Chi ha il pane non ha i denti, è il detto che meglio di altri spiega l’inerzia dei commercianti ed imprenditori giuliesi.
Sarà forse la paura di arrivare stanchi in Paradiso a trattenerli?
Sempre ieri, infatti, ho prenotato un tavolo per 17 persone al (omissis)er un break salato e gelato finale, raccomandando al titolare tutti posti all’ombra.
Al nostro arrivo c’erano 4 tavolini separati tra loro, ognuno con 4 sedie che sommate a casa mia fanno 16, metà delle quali esposte al sole.
Ho chiesto se era possibile unire i tavoli e aggiungerne alcuni in più e mi è stato concesso, però ho dovuto fare da solo. L’ombra poi l’abbiamo trovata spostando ancora i tavoli verso la strada sempre self service!
Fatto questo è venuto il cameriere per prendere gli ordini eppure avevo chiamato la mattina per ordinare! Nel comunicare che già avevo d’accordo dalla mattina, mi è stato risposto che il bere non era compreso, mah!
Cosa bere? Un po’ d’acqua, una caraffa di analcolico, della coca, del thè… Ebbene la caraffa di analcolico non era possibile bisognava prendere bicchieri singoli, la coca a bottigliette specificando il numero preciso, hai visto mai c’è ne imboschiamo qualcuna! Per fortuna l’acqua liscia non mancava!
Finito di ordinare i liquidi, ho pensato (a pensar si fa male): ora arriva il mangiare con almeno un po’ d’acqua! Macché passano i minuti e nessuno si vede, tanto meno il mangiare. Vado in sala e domando se ci sono problemi. No tutto a posto stanno preparando il tutto, eppure avevo chiamato la mattina! Tre di noi dovevano andare via prima e sono riusciti a malapena a prendere il gelato, con tanto di scocciatura subita dagli addetti al bar.
Per farla corta il bere arriva dopo 40 minuti dall’arrivo, il mangiare tanto atteso si sostanzia in 8 coppette tra arachidi, patatine, olive e cetriolini, più due di tartine per non sapere come diversamente chiamarle. Una vergogna mai provata prima mi ha assalito fino a farmi perdere anche l’appettito! Avevo invitato persone care a qualcosa di carino ed invece mi son trovato mesto, mesto dentro una figuraccia neanche da terzo mondo!