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GIULIANOVA – Domenica 7 luglio si è conclusa la Rassegna di fine laboratorio teatrale Knà 2023/2024, nella Sala Polifunzionale “I Pioppi” a Giulianova, con lo spettacolo teatrale “Teste tonde teste a punta, ovvero ricco e ricco van d’accordo” degli allievi del “Progetto Teatro Knà Adulti”, liberamente ispirato all’opera omonima di Bertold Brecht.
Come ogni anno tutti gli allievi dei vari corsi di teatro divisi per fasce di età, dai cinque anni in su, hanno concluso il percorso laboratoriale con una restituzione al pubblico di quanto elaborato, creato e consolidato durante mesi (da ottobre a giugno) di esercizi propedeutici, training, studi dei personaggi, dizione e consolidamento dei rapporti interpersonali.
Tutto è finalizzato ad una messa in scena che rispecchia l’indole del gruppo, il suo equilibrio nella sua eterogeneità, la sua capacità creativa e comunicativa.
Quest’anno gli spettacoli hanno trattato tematiche impegnative e leggere, ma sempre con un occhio di riguardo a tematiche sensibili alle discriminazioni di ogni tipo, all’ambiente, alle relazioni interpersonali.
“Amleto in canovaccio”, portato in scena il primo luglio dal gruppo dei ragazzi delle scuole medie, è stato uno spettacolo esilarante, ispirato, oltre che a William Shakespeare, all’opera di Aldo Nicolaj, “Amleto in salsa piccante”. La tragedia di Amleto vista dal punto di vista degli addetti all’arte culinaria, chef, camerieri e inservienti, nella cucina del castello di Kronborg, con tanto di fantasma, intrecci amorosi e finale tragico, ma alleggerito dalla sapiente ironia degli attori, di una disinvoltura e bravura invidiabili.
“Marionette senza fili” è invece il titolo dello spettacolo scritto da Knà, andato in scena martedì 2 e mercoledì 3 luglio da due gruppi di attori delle scuole primarie. Un gruppo di marionette magiche va in eredità ai nipoti del loro marionettista, i quali, insensibili e ambiziosi di beni materiali, decidono di svenderle. Ma redarguiti dalle marionette stesse durante il loro ennesimo litigio, comprendono l’importanza della cultura e del rispetto reciproco e la ricerca della felicità con “una terra felice e onesta…dove nessuno ha un filo in testa. Una terra senza padroni, né quelli brutti né quelli buoni.
Questa terra, ancora non c’è, la faremo io e te!”.
“Pene d’Amor Perdute” è invece lo spettacolo che magistralmente hanno portato in scena gli allievi del gruppo della fascia di età dai quindici ai diciotto anni o poco più, venerdì 5 luglio. Sembrava di tornare indietro nel tempo per l’immedesimazione totale da parte di queste giovani attrici e giovani attori che hanno traghettato gli spettatori attraverso pene d’amore, inganni, feste, danze e un lieto fine non scontato in cui si parla “…di una lezione di vita e lealtà. Per quanto mi riguarda, ho imparato che non posso esigere l’amore di nessuno. Posso solo dar loro buone ragioni per apprezzarmi ed aspettare che la vita faccia il resto”. Applausi a scena aperte.
“Teste tonde teste a punta, ovvero ricco e ricco van d’accordo” ha chiuso la rassegna con attori adulti, sempre pronti e bravissimi a mettersi in gioco, anche con una tematica così drammatica come quella di quest’opera di Bertold Brecht che tratta la discriminazione razziale come pretesto per allontanare l’attenzione del popolo dai problemi economici. La pièce teatrale è ambientata in un paese lontano, inventato, Yahoo, lasciato dietro l’angolo apposta per non sentirne troppo l’odore di somiglianza, imbarazzante somiglianza con cose che accadono a pochi passi da noi, se non addirittura qui. Il gioco è l’antico gioco di ombre e luci che attirano lo sguardo in un altro punto della scena, mentre davanti agli occhi si consuma la tragedia dell’uomo nella sua completa stoltezza.
Le attrici e gli attori provano a divertirci ma si arrendono alla caduta, inevitabile caduta che l’uomo acconcia per i propri simili, e che nemmeno più chiama come tali. Gli spettatori hanno avuto la sensazione di esser venuti per nulla, e che tanto si sapeva già come sarebbe andata a finire. Ma sono rimasti immobili, comunque, non era affar loro ma degli attori invertire la storia. Anche in questa occasione applausi a scena aperta, alternati da continui pugni nello stomaco.
Il “Progetto Teatro Knà”, è il titolo del laboratorio che ogni anno gli educatori teatrali Giuliana Cianci e Francescomaria Di Bonaventura propongono a chi desidera provare a “giocare” col teatro, dando l’opportunità ad esibirsi non solo in occasione della rappresentazione finale, ma anche durante il percorso in performance teatrali dedicate, come per esempio la rassegna dal titolo “Magna” che, durante il periodo natalizio, porta in scena, ironicamente in modo sferzante ed ironico, le caratteristiche peggiori del nostro essere “degustatori’ italici, disposti alla ribellione per un’acciuga mancante in un fiore di zucca”.
Successivamente, nel periodo a cavallo del 7 gennaio, si va in scena in ambientazioni suggestive come Santuari o Cripte, coinvolgendo tutti gli allievi di ogni fascia di età, con la performance teatrale scritta da Knà dal titolo “HAOHS”, dedicata alla Giornata della Memoria, per non dimenticare la Shoah.
Spettacoli itineranti per le vie dei borghi antichi, ultimo tra tutti “Universo Calvino”, in occasione del “Maggio dei Libri”. O ancora, sempre in occasione di quest’ultimo appuntamento annuale o “Io Leggo Perché”, alcuni allievi sono coinvolti ogni anno per delle letture teatrali a tema nelle scuole di ogni ordine e grado (nelle quali Knà svolge laboratori teatrali in orari curricolari), per la felicità dei bambini, gli spettatori più esigenti!