– “Se qualcuno vuole dire che non ci

dobbiamo interessare di sanità, di inceneritori e di niente,

perché altrimenti finiamo in galera, credo sia sovvertito il

diritto democratico e sia assolutamente tolta alla classe

politica la possibilità di operare”.

Lo ha detto il

coordinatore regionale abruzzese del Pdl, senatore Filippo

Piccone, arrivando a San Giovanni Teatino (Chieti) per

partecipare al vertice del partito.

   In merito all’inchiesta della Procura pescarese nella quale

sono coinvolti l’assessore regionale alla Sanità Lanfranco

Venturoni e i senatori Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi,

Piccone si dice convinto che saranno in grado di dimostrare la

loro estraneità ai fatti. “Per il resto, si sono interessati

della politica e dei problemi che deve risolvere la politica”.

   “Secondo me, Venturoni non si dovrebbe dimettere, perché ha

fatto bene il suo lavoro, e appena avrà chiarito i fatti potrà

continuare a farlo. Venturoni – ha proseguito il coordinatore

del Pdl – ha la nostra piena fiducia, siamo convinti che abbia

operato al meglio”. Quanto al rimpasto in Giunta regionale, ha

aggiunto, “é una prerogativa del presidente Chiodi e sarà lui

a decidere”.

   “Non ho fatto nessuna pressione sulla Stati – ha concluso

Piccone entrando nel merito dell’inchiesta – e lo sanno bene la

Procura e la Stati. Non mi interesso di inceneritori se non per

gli abruzzesi, perché ritengo, ribadisco, risottolineo che

bisognerà farli. Bisogna solo capire dove e quanti farne,

altrimenti l’Abruzzo tra un anno non saprà dove mettere i

rifiuti”.

   Intanto, è finita la riunione del gruppo del Pdl in

Consiglio regionale ed è appena cominciata quella del

coordinamento regionale. (ANSA).