L’amministrazione comunale sostenuta da una maggioranza (non proprio granitica) ha respinto la proposta de Il Cittadino Governante di trasformare Piazza Dalla Chiesa in un luogo da favola.
E dire che quel progetto, che si basa sulla conferma integrale come spazio pubblico dell’intera piazza e sulla completa salvaguardia di tutto il paesaggio collinare retrostante, approdava in consiglio comunale sull’onda di un grande successo ottenuto due mesi fa in un’affollata assemblea cittadina, quando fu pubblicamente presentato nei dettagli il progetto di riqualificazione della piazza e di riconversione del mercato coperto in spazio polifunzionale per i giovani e mercato dei prodotti agricoli locali. In genere i politici accorti e sensibili alle istanze dei cittadini guardano con rispetto e attenzione momenti di partecipazione così significativi. Purtroppo, però, è triste dover continuare a constatare che gli attuali amministratori non hanno a cuore la qualità urbana e la vivibilità cittadina e, pur citandole sempre, le tradiscono ad ogni pie’ sospinto, spesso in quasi sintonia col centro-destra (anche se questa volta vanno apprezzati il voto di astensione del Dr. Cameli e le dichiarazioni del Dr. Rota a difesa del paesaggio collinare). La piazza e tutta l’area circostante, infatti, a leggere bene le linee di indirizzo date dalla Giunta, sono seriamente minacciate dall’ennesima colata di cemento, da altro asfalto, da strutture collinari impattanti e inutili, dal caos del traffico: insomma, si aggraverebbe di molto l’orribile opera di sfregio paesaggistico già autorizzato sul lato nord, accanto alla strada delle Fontanelle! Questo accadrà perché nella delibera di Giunta (confermata e precisata in una conferenza stampa della stessa) si dice in maniera chiara che la piazza ed il mercato coperto (e, di fatto, perfino i vincoli che tutelano il paesaggio) verranno messi in vendita per far finanziare dal privato: l’ascensore inclinato (inutile, impattante, costoso, problematico nella custodia e dispendioso nella manutenzione), la ristrutturazione dell’edificio esistente, la creazione di spazi per i giovani ed il mercato agricolo, la realizzazione di spazi attrezzati a parco, per il gioco e per lo sport, un parcheggio sotterraneo di 15.000 mq. Il Comune otterrebbe tutto questo concedendo al privato la realizzazione di nuovi edifici con un mix di destinazioni d’uso. Ovviamente il tutto viene presentato come una cosa bellissima enfatizzando alcuni aspetti e trascurando altri, quelli decisivi.
E’ lecito, allora, porre qualche semplice domanda?
Si ha idea di quanti metri cubi di nuovi edifici dovranno essere fatti costruire al privato perché abbia oltre al suo legittimo profitto anche gli introiti per poter finanziare tutte le cose da dare gratuitamente al Comune?
E una volta che tutti questi volumi verranno posizionati in quella delicata area, cosa rimarrà del bel paesaggio collinare del Centro Storico?
E quanto verde rimarrà di quello esistente una volta che sotto tutta la piazza si realizzeranno parcheggi interrati? E quello di nuovo impianto sarà messo nelle “alberiere” come all’ex Golf Bar?
Alla luce di tutto ciò i partiti che sostengono la Giunta hanno ancora bisogno di vedere il progetto per capire che lì ci sarà la devastazione definitiva di un luogo stupendo?
Comunque, mentre chi governa riflette, noi pensiamo, cari concittadini, che se abbiamo a cuore il destino di uno dei luoghi più pregiati della nostra bella città, occorra occuparsene un po’ di più direttamente, tutti insieme e al più presto: solo così possiamo evitare che accada questo nuovo irreversibile scempio dopo quello che hanno combinato sul versante nord di Piazza Dalla Chiesa, in Piazza Buozzi, sul Lungomare monumentale, nell’ex Golf Bar, nel Pioppeto o accanto al Kursaal. Insieme l’abbiamo già dimostrato nel 2006 quando riuscimmo a sventare la vendita della piazza con una straordinaria adesione alla raccolta di firme. Possiamo farlo anche questa volta. Nelle prossime settimane la nostra associazione presenterà una serie di iniziative per promuovere cittadinanza attiva sul destino di Piazza Dalla Chiesa e del paesaggio circostante.