Editor's Rating

PESCARA – Il colore dà vita al simbolo e diventa simbolo esso stesso. Simbolo limpido, espressivo, luminoso che riempie il gesto pittorico di contenuti. La personale che Antonio Spinogatti inaugura giovedi 1 agosto, alle ore 18, nello Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo, porta con sé il costante rinnovamento di un artista che guarda al mondo con lo stesso equilibrio e lo stesso disincanto con cui riflette sulla sua interiorità. Vive e lavora nella sua Guardiagrele dalla quale attinge ispirazione e dalla quale si distacca con grande leggerezza in un volo di colore che il passare degli anni ha definito in maniera sempre più intensa. Ama la sua terra, Spinogatti, e ne vive con grande partecipazione la temperie sociale e culturale, animando molte delle iniziative locali. La sua arte è però anche altro, è ricerca costante e appassionata di un equilibrio che finisce sempre per raggiungere, per poi cercarne uno nuovo. “Selfie” nasce da un doppio canale di ricerca, quello che si ancora sulle abitudini del reale e quello che la persona cerca, chiede, quando cede all’abitudine. In sostanza cosa si vorrebbe essere e cosa si è, come ci si vede e come siamo realmente. Una profondità particolare che l’artista illumina proprio con la ricerca del colore ancora prima che con la forma, sempre alla ricerca di quella essenzialità che sembra dare alle sue opere una concretezza ogni volta diversa. A fare la differenza è, per ogni opera, la scelta determinata del colore: brillante, in qualche occasione, delicato in altre, in un’espressività elegante e non comune. L’esposizione potrà essere visitata fino al 1 settembre.