TERAMO – Il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, ed il Capogruppo di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani, pongono l’accento sui gravi danni causati al trasporto pubblico nella provincia di Teramo dagli ultimi provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo e dalla TUA in merito alla rimodulazione delle corse e delle tratte. “In pratica saranno i cittadini teramani a pagare i costi della cosiddetta “razionalizzazione” voluti dal Governatore Marsilio – sottolineano Pepe e Mariani – una scelta scellerata che andrà a colpire non solo i collegamenti verso Roma, con un aumento dei tempi di percorrenza e cambi autobus, ma soprattutto il collegamento con L’Aquila, attestato a Teramo, e il conseguente isolamento delle aree costiere, con gravi conseguenze per il settore turistico.
Le cose poi non vanno meglio per le aree interne considerato il processo di affidamento in essere ad aziende private di pezzi di servizio attraverso sub concessioni ed affidamenti diretti”.
Il peggioramento poi non sarà solo nel servizio di mobilità sul territorio, ma anche nella gestione interna della TUA e nella vita dei suoi lavoratori visto che, negli ultimi giorni, si stanno operando trasferimenti delle residenze di lavoro di Silvi ed Atri dalle aree produttive di Teramo e Giulianova a quella di Pescara per almeno 20 lavoratori senza che vi siano motivazioni comprensibili e, soprattutto, senza che vi sia stato alcun confronto preventivo con i sindacati.
“Per l’ennesima volta la Giunta Marsilio penalizza il teramano, ridotto oramai alla “Cenerentola d’Abruzzo” e lo fa con il placet del Sottosegretario ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, che da teramano non ha mosso un dito per difendere il suo territorio, così come i consiglieri di maggioranza del centrodestra, evidentemente troppo impegnati in altre battaglie” chiosano il Vice Capogruppo Regionale del Pd ed il ed il Capogruppo di Abruzzo in Comune. “La nostra provincia non può e non deve subire questi disagi nel trasporto pubblico locale e per questo motivo, assieme ai sindacati di categoria, agli amministratori locali ed ai cittadini che stanno vivendo sulla loro pelle questo ennesimo “regalo”, si fa per dire, dalla Giunta di centrodestra, siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi e, soprattutto, in Consiglio Regionale. Non chiediamo un occhio di riguardo per i teramani, chiediamo solo che non siano penalizzati e che venga ristabilito un equilibrio tra le quattro province perché non è giusto che i costi di questa razionalizzazione calata dall’alto siano pagati da un solo territorio”.