Con l’accusa di peculato, gli uomini

della Guardia di Finanza della Compagnia di Vasto hanno

arrestato e posto ai domiciliari il notaio Camillo Litterio, 72

anni. Il noto professionista vastese è accusato di aver

trattenuto somme di denaro versate dai clienti per gli atti

d’acquisto o vendita per il pagamento delle imposte ma

all’Ufficio delle Entrate venivano versate solo una parte. Per

la precisione la tassa minima di 168 euro. Questa anomalia

riscontrata dall’Ufficio è stata segnalata alla procura della

Repubblica.

   La perquisizione negli uffici e nell’abitazione di via XXIV

Maggio è stata coordinata del capitano Luigi Mennitti. Le

indagini sono relative agli anni compresi tra il 2007 e il 2010,

ma ulteriori accertamenti sarebbero in corso anche per periodi

precedenti. Il notaio avrebbe trattenuto somme quantificate in

500mila euro. La misura restrittiva è stata firmata Gip del

Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, su richiesta del

procuratore della repubblica, Francesco Prete. (ANSA)