La Suprema Corte dice sì o, perlomeno, con la Sentenza n. 21271 del 2009 ha sancito il principio secondo il quale il disabile che parcheggia nei posti contrassegnati delle strisce blu è tenuto a pagare esattamente come i non disabili, anche se egli è stato costretto a tale collocazione dal fatto che i posti a lui riservati fossero tutti occupati.

Firenze dice no. A Firenze il parcheggio per disabili è gratuito nei posti riservati e, qualora i posti riservati siano tutti occupati, la sosta è gratuita anche nei parcheggi a pagamento. Naturalmente è d’obbligo l’esposizione del contrassegno H il cui uso, però, è tassativamente vietato a persone diverse dall’interessato quando l’auto in quel momento non sia al servizio del disabile.
 

Per il consigliere provinciale dell’ IDV Riccardo Mercante Teramo va oltre e, nel tentativo di collocarsi a metà strada, introduce un principio nuovo, futurista. E così nel mega parcheggio sotterraneo di Piazza Dante l’amministrazione affigge cartelli che testualmente recitano: il parcheggio per disabili è gratuito, ma solo per le prime due ore e solo se il disabile è a bordo.
 

Davanti al cartello si resta perplessi. Il disabile dovrà restare nell’auto,testimone vivente della propria disabilità, e attendere qualcuno che, decorse le fatidiche due ore, torni a prenderlo? Ma quanto costano due ore di parcheggio? A quanto ammonta il risparmio? A occhio e croce parecchio, visto il sacrificio richiesto.
Più che un macroscopico errore di un tipografo verrebbe da pensare ad una autocertificazione di confusione e superficialità dell’amministrazione Brucchi.

A meno che il cartello non voglia dire proprio quel che sembra: se il disabile vuole evitare di pagare il parcheggio, che resti nell’auto, le prime due ore sono gratis.

 

                                                                                  Riccardo Mercante

                                                                                  Consigliere Provinciale