Ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale di Teramo

  1. 1)A causa dello svuotamento delle funzioni delle Province e della indiscriminata e lineare riduzione delle risorse, ritiene che l’attuale pasticciata riforma a metà non possa produrre alcuna soluzione utile e positiva per i nostri territori, per cui o la proposta viene rivista e si assegnano alle Province funzioni adeguate di area vasta , oppure è meglio abolirle totalmente attraverso una riforma costituzionale.
  2. 2)La procedura prevista dall’art. 17 del D.L. 95/2012 convertito con L. 135/2012 presenta forti dubbi di costituzionalità per contrasto con l’art. 133 della Costituzione Italia, per cui si invita il Presidente della Provincia a valutare l’opportunità di presentare ricorsi giurisdizionali e/o d’invitare la Regione a promuovere ricorso dinanzi la Corte Costituzionale.
  3. 3)L’ipotesi di riordino emersa nella seduta del CAL è minoritaria, divide la comunità regionale e produce tensioni istituzionali e sociali . Peraltro la mera aggregazione con l’Aquila presenta rischi per la tenuta dell’integrità territoriale dell’attuale Provincia di Teramo.
  4. 4)Qualsiasi soluzione, dalla provincia unica alle due o tre province, è accettabile dalla comunità teramana solo se tutela la dignità storica di Teramo capoluogo, l’integrità del territorio provinciale e la presenza in esso delle principali funzioni pubbliche statali e regionali (sicurezza, servizi alle imprese, sanità, welfare, giustizia, sistema formativo).

I Capigruppo consiliari