GIULIANOVA – E’ terminato a mezzanotte l’interrogatorio in carcere di Dante Di Silvestre, accusato di aver ucciso con una coltellata l’informatico Paolo Cialini, di 47anni, residente in via Galvani, a poca distanza dal luogo dove si è verificato l’omicidio. Di Silvestre, assistito dall’avvocato Viggiani, ha confermato di essere stato colpito dal Cialini con un pugno al mento e due calci, uno alla gamba e l’altro al basso ventre. A quel punto è tornato nella sua auto Fiorino e ha preso la prima cosa che gli è capitata tra le mani, ovvero un coltello che usava, non per andare a caccia, ma per curare l’orto di un congiunto. Ha raccontato che il Cialini ha continuato ad ingiuriarlo e solo allora lo ha colpito, non accorgendosi della presenza della bambina in auto. Solo dopo aver compiuto il fatto, ha notato la minorenne. Di Silvestre, in lacrime, si trova in cella di isolamento in attesa dell’udienza di convalida prevista per venerdì. Domani invece si svolgerà l’autopsia.