Italia Nostra Giulianova rimarca il proprio sdegno per l’abbattimento, previsto per l’11 e 12 dicembre, dell’ormai nota palazzina d’epoca sita in via Gramsci, alle porte di piazza Belvedere. La sezione dell’associazione che intende promuovere la cultura della tutela dei beni culturali e ambientali, rimarca la propria contrarietà all’abbattimento dello stabile che crea un precedente pericoloso per il volto ottocentesco della città che necessita quindi una maggiore protezione.
Pertanto, come scritto nelle osservazioni alla Variante Ambientale Strategica nel settembre scorso, chiediamo a gran voce che il nuovo PRG possa estendere la zona di “centro storico” anche ad alcune aree circostanti il quadrilatero dell’antica Giulia. Il concetto di “centro storico” non è puramente una questione urbanistica e, se vogliamo, accademica, ma anche sociale. Lo stupore e il senso di contrarietà che tanti cittadini giuliesi hanno esternato nel venire a conoscenza della demolizione della palazzina in questione, dimostra che l’assoggettamento ai particolari vincoli che oggi sono previsti per il cosiddetto “centro storico” deve essere ampliato alle zone limitrofe, esse stesse ormai parte di una identità storica comune. Per essere pienamente protetta e per preservare le caratteristiche morfologiche ed estetiche, l’area storica ha bisogno di essere tutelata indirettamente da una fascia di rispetto dove si applichi la medesima normativa prevista finora nel cosiddetto “centro storico”. In particolare, proponiamo che in tale “fascia di rispetto” entri il tratto finale di via Gramsci (da Casa Maria Immacolata al Belvedere, lato est e ovest), via del popolo (lato ovest), via Acquaviva (lato nord), il primo tratto di via Montello e viale dello Splendore (per ciò che riguarda quei beni immobili anteriori al 1950), nella speranza di non vedersi compiere ulteriori atti di violenza al tessuto storico urbanistico della nostra Giulianova.