Mi riferiscoalla Farmacia Comunale, che purtroppo dagli attuali amministratori è stata intesa come merce di scambio per cercare si ripianare, con la sua malaugurata vendita, il bilancio dell’anno in corso. La dismissione della farmacia rappresenta un provvedimento miope ed economicamente insensato perché è una delle poche attività a gestione pubblica che produce utile per le sempre più esigue casse comunali. La sua vendita favorisce lo sfruttamento dei beni comuni da parte di coloro che sono votati solo alla massimizzazione del profitto. Questo lo ritengo offensivo nei riguardi della cittadinanza che viene così privata di un bene essenziale e redditizio, nonché di portata sociale. Per queste ed altre ragioni che mi riservo di approfondire in sedi diverse, voglio rivolgere, da cittadino e da ex Sindaco di questa mia amata città, un accorato appello a tutti i Giuliesi ed a tutte quelle forze politiche che hanno già espresso il loro voto contrario in consiglio comunale (PDL – CITTADINO GOVERNANTE –PROGRESSO GIULIESE – I Consiglieri CAMELI e DI CARLO) ed a RIFONDAZIONE COMUNISTA che con coerenza continua a battersi ancora oggi, pur non avendo un proprio rappresentante in consiglio comunale, affinché si mettano insieme per promuovere ed organizzare tutte le iniziative ritenute utili per scongiurare la svendita. In questi giorni ho incontrato ed ascoltato moltissimi concittadini che mi hanno manifestato la loro solidarietà e la loro contrarietà alla vendita della farmacia comunale, pertanto sono convinto che una iniziativa presa da un fronte così ampio di soggetti politici potrà portare, in extremis, il Sindaco e la sua maggioranza ad un ravvedimento.
Romolo Trifoni