Si costituisce anche a Giulianova il Comitato “2 sì per l’acqua bene comune” in vista del referendum contro la privatizzazione.

 dell’acqua.
Dopo la grande mobilitazione che lo scorso anno ha portato alla raccolta di oltre 1.400.000 firme in tutta Italia (il più grande risultato mai raggiunto in una campagna referendaria), il prossimo giugno gli italiani saranno chiamati a votare sui due quesiti referendari sull’acqua insieme al quesito contro la costruzione di centrali nucleari in Italia.

Al Comitato provinciale di Teramo hanno aderito fino ad ora: le associazioni ambientaliste WWF, Legambiente, Italia Nostra, ProNatura e Mountain Wilderness; il sindacato CGIL FILCTEM; le associazioni di categoria Confesercenti e Confederazione Italiana Agricoltori, oltre alla Lega delle Autonomie; le realtà locali Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni, Centro di Educazione all’Ambiente “Peppino Torresi” di Giulianova, Associazione VerdeLaga di Campli, Circolo “Il nome della rosa” di Giulianova, Gruppo di Acquisto Solidale “Oltrefrontiera” di Teramo.
Appoggiano la campagna referendaria in provincia di Teramo anche partiti e movimenti politici come: Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Movimento 5 stelle e Giovani Democratici di Giulianova.
Si tratta delle prime adesioni arrivate. Il Comitato è aperto alla partecipazione di tutte le realtà provinciali e locali.

La battaglia per la difesa dell’acqua contro la sua privatizzazione è fondamentale: privatizzare il servizio idrico vuol dire privatizzare un bene comune come l’acqua e lasciare a grandi multinazionali la possibilità di fare profitti su un bene di cui nessuno può fare a meno. Non vi è alcuna reale concorrenza nell’affidare per 30 anni ad un soggetto privato la gestione di un bene a cui tutti, invece, devono avere il diritto di accedere.
Il referendum offre un’occasione storica per bloccare la privatizzazione dell’acqua e consentire di avviare un nuovo modo di gestione della risorsa idrica. 
Purtroppo la gestione pubblica dell’acqua si è trasformata troppo spesso in gestione partitocratica, determinando una gestione poco attenta alla risorsa, spesso caratterizzata da perdite spaventose e spartizioni di poltrone. Ma la privatizzazione non rappresenta la soluzione: dove è stata attuata, infatti, si è registrato un aumento delle tariffe pagate dai cittadini senza nessun miglioramento dei servizi.

Il comitato si prefigge l’obiettivo di raccogliere fondi per la campagna referendaria. I promotori dei referendum non hanno partiti o grandi multinazionali alle spalle. Rappresentano la società civile che si impegna per tutelare un bene comune e per farlo c’è bisogno del contributo di tutti. Per questo hanno lanciato una campagna di donazioni libere ed una di sottoscrizioni. Per quest’ultima modalità sarà possibile “prestare soldi” al comitato promotore del referendum e riaverli indietro in caso di raggiungimento del quorum attraverso la ridistribuzione del rimborso elettorale che la legge attribuisce al comitato promotore quando il referendum è valido.

 

 

Per contattarci ed iscriversi:

acqua.pubblica.giulianova@gmail.com 

Facebook: Comitato Acqua Pubblica Giulianova 

338/9727534

 

Associazione Culturale “Il nome della Rosa”

                                                                  
Via Gramsci 46/bis
64021 Giulianova (TE)
Tel. 338/9608270

Tel. 338/9727534
nomenrosae@gmail.com
www.ilnomedellarosa.com