GIULIANOVA– Un fiume di gente ha attraversato in silenzio il corso di Giulianova, il lungomare Zara, per poi finire la sua marcia al Kursaal, al cui interno c’è stato un momento di riflessione. Secondo la rete organizzativa, ieri sera, a Giulianova, erano circa seicento le persone che hanno partecipato alla fiaccolata in memoria della dottoressa Ester Pasqualoni, assassinata probabilmente da chi per anni l’aveva perseguitata e in nome di tutte le donne vittime di violenza. A capo del corteo due striscioni con la scritta “Ester siamo noi”.
Alla manifestazione tantissimi erano gli uomini presenti, un gesto forte, che ci fa capire che la battaglia contro il Femminicidio non è “al femminile”, ma è di tutti. Ha voluto essere presente alla fiaccolata anche la mamma di Jennifer Sterlecchini, la 26enne di Pescara uccisa nel dicembre 2016 dal suo ex fidanzato. Erano presenti i volontari della Croce Rossa di Giulianova e quelli della Protezione Civile, i medici del Codice Rosa della Asl di Teramo, le psicologhe del Centro Antiviolenza “La Fenice”, le rappresentanti della Cpo di Giulianova e della Provincia di Teramo, il sindaco Francesco Mastromauro, il vice sindaco con delega alle Pari Opportunità Nausicaa Cameli, i consiglieri comunali di Giulianova, l’assessora alle Politiche Sociali di Roseto Luciana Di Bartolomeno e l’assessora al Comune di Teramo Mirella Marchese. A guidare la fiaccolata c’erano tanti bambini con palloncini bianchi in mano, simbolo di purezza e di uno sguardo diverso verso il futuro. Il corteo è partito, intorno alle 21 e 30, da piazza Fosse Ardeatine, per poi attraversare il corso Nazario Sauro e parte del lungomare Zara, fermandosi di fronte al Kursaal. Qui, sono stati trasmessi due video, realizzati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Crocetti” di Giulianova e dal Polo Liceale “Saffo” di Roseto, sulla violenza di genere e il cyberbullismo. La Commissione Pari Opportunità di Giulianova ha voluto ricordare la figura della dottoressa di Roseto, con una lettera scritta dalla giornalista Azzurra Marcozzi. < Praticava una cura dell’anima come poche e coltivava un bene per il prossimo che sa di unicità – si legge nella lettera – La sua intera esistenza un esempio, un immolarsi per il bene convinto, forte, ricercato, anche lì dove esso non esiste, tra le braccia del suo aguzzino. Fino all’ultimo, Ester, ha creduto che il giusto avrebbe aperto gli occhi e il cuore a chi le aveva rovinato la vita in questi anni, portandole via quel diritto sacr
osanto all’esistenza, alla scelta di vivere come si vuole ed anche al rifiuto di un amore non corrisposto. Questa lotta alla violenza non è una battaglia “al femminile”, ma di tutti noi. E solo gli uomini possono fare la differenza, scendendo in piazza insieme a noi, urlando “no” a questi massacri, a queste famiglie dilaniate, alle tante vite ormai perdute. Quegli uomini che praticano ancora la dolcezza, l’intelligenza, la sensibilità, lasciandoci, come deve essere, artefici delle nostre vite, delle nostre scelte. E con i quali possiamo intraprendere un cammino di amore e di crescita per entrambi>. E’ intervenuta anche la presidente della Cpo di Giulianova Marilena Andreani, che ha ricordato il tavolo tecnico che è stato organizzato con un team di avvocati per chiedere delle modifiche alla legge sul Femminicidio. Hanno preso poi la parola la dottoressa del Codice Rosa Carmela Di Sante, lo psichiatra Domenico De Berardis, le psicologhe del Centro Antiviolenza “la Fenice” e le volontarie dello sportello Antiviolenza della Croce Rossa di Giulianova. Molto commovente e di fortissimo impatto è stata una lettera letta da un uomo dal pubblico, Remo Mercuri, che ha voluto regalare un suo messaggio. <L’uomo non è tutto questo – si legge nella lettera – e un grido balbettante basta dal cuore, da uomo di genere ed essere umano. Meravigliosa Ester, non ti conoscevo, vorrei solo dirti che il sentimento più grande è stata la batosta al mio cuore a quella notizia e che provo un immenso senso di vergogna per appartenere al genere “uomo” , ma assolutamente posso solo prometterti che farò, ogni stante della mia vita, qualunque cosa per far sì che tutto questo non sia vano… e per farti ricredere che esistono anche le anime belle e le belle persone. Non avercela con noi!>.