Le Procure di Ascoli Piceno
e Teramo, che indagano sulla scomparsa e la morte di
Carmela-Melania Rea, la mamma di 29 anni trovata uccisa in una
pineta nel Teramano, lanciano oggi un appello, attraverso
l’ANSA, all’uomo che mercoledì scorso ha telefonato da una
cabina in Piazza San Francesco a Teramo al 113 per avvisare che
c’era un cadavere di donna nel Bosco delle Casermette, a Ripe di
Civitella.
“Non deve avere paura”, gli fanno sapere gli inquirenti,
convinti che l’uomo non abbia nulla a che fare con il delitto e
che potrebbe invece fornire elementi utili alle indagini.
L’uomo, che dalla voce sembrava piuttosto anziano, potrebbe
essere un cercatore di funghi che si è imbattuto casualmente
nel cadavere di Melania. Non ha chiamato immediatamente la
polizia, forse perché sprovvisto di un telefono cellulare, o
perché, sotto choc, ha cercato prima di calmarsi, ma dalla
pineta è arrivato a Teramo, dando l’allarme con un certo
ritardo. Comportamento che le Procure sembrano comprendere,
dicendo all’uomo di non dover temere nulla.
L’altro appello è rivolto a quanti sono passati per il Bosco
delle Casermette dalle 6.30 di lunedì 18 aprile, giorno della
scomparsa di Melania, fino al pomeriggio del 20, quando è stato
trovato il cadavere. (ANSA).