“Le dichiarazioni rese dal mio collega Brucchi, presidente del Comitato ristretto dei sindaci, lasciano trasparire una certa irritazione. E’ comprensibile, anche perché dopo la mia decisione di non partecipare, ho letto che altri componenti del Comitato,hanno dato forfait. Quindi non è una questione di strumentalizzazione politica ma una scelta riguardante un problema serio”.
Il sindaco Francesco Mastromauro replica al collega Maurizio Brucchi, presidente del Comitato ristretto dei sindaci, secondo il quale l’assenza del primo cittadino di Giulianova è riconducibile al fatto di non voler assumere responsabilità e posizioni anche scomode.
“E’ inutile che il dottor Brucchi, che forse ha qualche difficoltà essendo medico dell’ospedale e al tempo stesso presidente del Comitato, si arrampichi sugli specchi liquidando la mia assenza, che non è stata a quanto sembra l’unica, come una sorta di fuga dalle responsabilità. Non è così ora, come non lo era nel 2007, quando l’allora sindaco di Atri, Paolo Basilico, fece lo stesso. Il fatto è, ma Brucchi sembra non riuscire a comprenderlo”, prosegue Mastromauro, “che è proprio per senso di responsabilità che ho maturato questa scelta, dopo essere stato diligentemente presente alle riunioni. Responsabilità verso le comunità che io e gli altri sindaci rappresentiamo. E che ci riuniamo a fare se poi ciò che chiediamo per il territorio e per la nostra gente, che è solo un miglior funzionamento dei servizi sanitari, la ASL lo ignora completamente? E’ un organismo consultivo, e va bene. Ma per non essere del tutto inutile – conclude il sindaco – una minima incidenza deve pur averla. Sennò, ripeto, è aria fritta. E siccome abbiamo avuto speranza di riuscire a valicare i granitici dinieghi della ASL senza finora ottenere nulla, io dico che chi di speranza vive disperato muore. E nella nostra provincia, di disperazione ce n’è anche troppa”.