Al sindaco Francesco Mastromauro non bastano le rassicurazioni date. Dopo la visita effettuata lo scorso 22 aprile al nosocomio, accompagnato dai suoi assessori e da Massimo Maddaloni, presidente facente funzioni della Commissione Sanità, torna ad occuparsi dell’ospedale “Maria Ss.ma dello Splendore”
e, in particolare, della situazione in cui versa Otorinolaringoiatria, che in base al piano di riassetto aziendale della ASL è stato trasformato in Day Surgery ORL. “Questa trasformazione, derivante da un piano di riassetto aziendale pur comprensibile nelle sue linee aziendali ma a mio giudizio fortemente penalizzante per il presidio giuliese e, in particolare, per Otorinolaringoiatria”, dice il sindaco, “comporterà l’effettuazione di interventi di piccola chirurgia e, dunque, la dimissione del paziente nel giro di qualche ora con eventuale appoggio di qualche paziente che per complicazioni non può essere dimesso in giornata nella Unità Operativa di Chirurgia, anche essa depotenziata. Siccome la stragrande maggioranza degli interventi ORL non può essere effettuata con queste limitazioni – prosegue il sindaco – verrà giocoforza chiesto al personale di adeguarsi alla nuova situazione, rinviando pertanto i pazienti alla Unità Operativa di Teramo, che non penso possa attualmente assorbire anche l’utenza di tutto il comprensorio che gravita intorno al nostro ospedale, peraltro accresciutosi dopo la chiusura del reparto ORL di Atri. Una delle conseguenze – specifica il primo cittadino –sarà il trasferimento del personale infermieristico ad altri incarichi, ed infatti mi risulta che siano stati organizzati i turni solo alla prima settimana del mese di maggio. C’è poi da aggiungere, ad un quadro già sufficientemente fosco, come resterebbero in forza al reparto solo la capo sala ed una infermiera prossima alla pensione, oltre a due unità infermieristiche per gli ambulatori. A mio giudizio – sottolinea Mastromauro – questo impedisce anche una minima attività chirurgica in day surgery considerando la normale turnazione del personale, i riposi, le ferie, le malattie ed il superlavoro che inevitabilmente si avrà nei mesi estivi. Inevitabile chiedersi, anche, come si farà fronte alle urgenze esterne od interne al Presidio Ospedaliero visto che dopo le ore 20 il servizio dovrebbe chiudere e non esiste personale infermieristico dedicato nel reparto. Insomma – conclude il sindaco – ci troviamo al cospetto di problemi seri e delicati, che invocano tutta la nostra attenzione e che rimandano, ancora una volta, al problema dei problemi, cioè le penalizzazioni a danno del nostro ospedale. Ma io non abbasso la guardia e sin da ora chiedo spiegazioni al direttore generale Varrassi come pure al direttore sanitario Antelli, sicuro che non si sottrarranno alle mie richieste di chiarimenti. Anche perché, ricordiamolo sempre, qui è in gioco la salute dei pazienti, che debbono poter confidare su servizi efficienti, come è ne