GIULIANOVA -< Non è crisi della maggioranza consiliare, è crisi dei valori democratici e popolari – si legge nel documento diffuso da Linea Retta – per la lista Mastromauro e per il PD, i meno abbienti devono pagare anche per i ricchi>.
<Una volta c’era il Partito che si faceva chiamare Democratico, oggi , invece, lo stesso partito affama il popolo; venerdì lo hanno confermato i consiglieri Filipponi e Di Teodoro (i quali dapprima hanno firmato l’emendamento di Civicamente e poi lo hanno bocciano in Consiglio), i quali non hanno voluto concedere 14.000,00 euro di sgravi alle fasce più deboli, peraltro su una spesa per la tassa-immondizia che sfiora i SEI MILIONI di euro l’anno.
L’azione vorace di certi signori, che a Giulianova continuano a deformare la realtà, ha posto in crisi di coscienza anche qualcuno della maggioranza; costoro, in Consiglio, hanno mandato chiari messaggi all’imperturbabile Sindaco, con pesanti votazioni contrarie sulle delibere di bilancio, quali il piano finanziario della tassa-immondizia.
La realtà delle cose ci dice che nella Città di Giulianova vi sono stati, da molti anni, continui aumenti della tassa-immondizia. L’anno scorso il Sindaco aveva strombazzato, ma non gli avevamo creduto, che col nuovo gestore unico i costi sarebbero calati vertiginosamente. Quest’anno, come dicono le carte, i costi sono aumentati di 156.517,00 euro, avvicinandosi vertiginosamente a quasi 5,8 milioni di euro, costi certamente esagerati per una città come la nostra, costi che aumenteranno sicuramente durante l’anno in corso a causa della sciagurata gestione fallimentare del CIRSU. In proposito, è possibile prevedere ulteriori costi superiori ai DUECENTOMILA euro che faranno aumentare la TARI. E’ appena il caso di ricordare che, dal famigerato piano finanziario bocciato da parte della maggioranza, emerge una diminuzione delle agevolazioni a favore di alcune categorie di cittadini per un importo di 330.000,00 euro e un aumento dei costi generali per 30.371,75 euro. Un importo che colpisce non tanto per la sua consistenza, quanto per la sua precisione al centesimo. E che nasconde il reale aumento annuo pari all’ 8,5% rispetto ai costi indicati per l’anno 2015.>