GIULIANOVA – Ecco le condizioni del condominio Di Vittorio all’Annunziata, già denunciate dall’amministratrice all’Ater due anni fa. Da allora nessuna risposta…

“La scrivente Marzia Di Giulio, dello studio Al.Ma. di Via Trieste 121/123 di Giulianova, in qualità di amministratore pro-tempore del condominio Di Vittorio, sedente in Giulianova, Via G. Di Vittorio n° 19, con la presente porta a conoscenza della Gent.ma Dott.sa Nausica Cameli, come da accordi verbali intercorsi, la quale si è resa disponibile ad unirsi alla nostra voce di protesta e denuncia, alla ASl di Teramo e, nuovamente DENUNCIA all’Ater di Teramo, le ormai invivibili condizioni in cui versa il condominio di cui trattasi e lo stato di pericolo per cose e persone che ormai, palesemente, è diventato uno stato di fatto che sembra, a quanto pare irrisolvibile.
Più delle parole, di cui ormai abbiamo ( e quando uso il plurale è per indicare la sottoscritta ed i condomini rappresentati) riempito le precedenti denuncie inoltrate all’ente proprietario delle unità immobiliari e gli incontri tenutesi con tecnici e dirigenti dello stesso, credo che valga la documentazione fotografica (realizzata una settimana or sono) dello stato dei luoghi, degli impianti e delle strutture, che allego alla presente come parte integrante della stessa e che testimonia tutto quanto sotto denunciato.
Richiamo nuovamente l’attenzione su:
1 – le gravi condizioni igienico sanitarie in cui versa il locale autoclave, nel quale i condomini, a loro spese, nonostante non di loro competenza, nel mese di settembre, dopo un anno e mezzo di inutil richieste all’Ater, stante i gravosi consumi elettrici, la mancanza continua di acqua e il pericolo di definitiva rottura dell’autoclave, hanno provveduto a sostituire la pompa per garantirsi almeno un regolare servizio di fornitura di acqua per i consumi ed i servizi igienici. All’ater è stata inviata la richiesta di rimborso ma, COME SEMPRE, non abbiamo nemmeno ricevuto uno straccio di risposta in merito, come per tutte le altre cose.
2 – le gravi e pericolose condizioni del tetto di copertura dell’edificio, oggetto di enormi infiltrazioni, che sono già conosciute da tempo ai tecnici dell’ente ma, per le quali, nulla è stato fatto per porvi rimedio. Tale condizione sta causando un distacco di grosse parti di intonaco e in alcuni punti di cemento armato sull’esterno del fabbricato, il quale, si ricorda, è ubicato su strada pubblica ed è, pertanto, fonte di pericole per cose e persone che transitano o stanziano sotto lo stesso. Tali distacchi si notano anche su molti balconi, con particolare riferimento di quelli dell’ultimo piano, nei quali le infiltrazioni sovrastanti si sono estese.
3 – se il lato umano viene ancora in questa società salvaguardato, si fa notare, come più volte denunciato dalla famiglia XXX, che dal sovrastante sottotetto, piove in più punti dell’abitazione (luogo che in quanto tale dovrebbe essere confortevole ed adatto a vivere) … Addirittura in una camera da letto una delle occupanti non può più dormire visto che da una di queste infiltrazioni, in caso di pioggia, l’acqua goccia direttamete sul letto. Inultile penso far presente che in questa casa vive una persona affetta da conclamata asma e per la quale sarebbe auspicabile un ambiente salubre e non gravato da umidità.
4 – tutti gli infissi comuni, dal sottetto a scendere, fino ad arrivare al portone di ingresso presentano gravi problemi. Ormai rovinati sono anch’essi fonte di penetrazioni di acqua ed umidità, che hanno causato muffe, macchie di bagnato e distacchi di intonaco dalle pareti delle scale. Voce a parte merita il portone condominiale, sostituito poco tempo fa dai condomini a loro spese perchè ormai il precedente non assolveva più alle sue funzioni di protezione e chiusura dell’ingresso. Anche questa spesa non competeva ai miei inquilini ma, vista l’inerzia in merito dell’ater, sono stati costretti a risolvere da soli i loro problemi. Oggi il vetro di quel portone è rotto e lo stesso non chiude più bene stante i continui maltrattamenti subiti nel corso degli ultimi 2 anni dai membri della famiglia XXX, ex (da poco) inquilini dell’edificio. Inutili sono state tutte le segnalazioni e lamentele fatte pervenire all’ater in merito ma, ci sarebbe da augurarsi che, come di loro competenza, per una volta, intervenissero con i lavori di rito.
5 – l’impianto elettrico condominiale non è a norma per alcune parti e, a breve, invieremo in merito la relazione della ditta Eurocert, ricordando che gli adeguamenti alle norme vigenti in merito, sono un obbligo di Legge.
6 – le colonne portanti delledificio sono ridotte in gravi condizioni e a questo credo non serva sottolineare altro, stante che la cura e manutenzione delle parti portanti non può e non deve essere trascurata per ovvie ragioni di sicurezza dell’intero edificio.
7 – in ultimo ma, non per questo meno grave, ricordo all’ater la gravissima morosità lasciata dalla condomina XXX, ammontante ad €. 1.328,00, che ha portato a situazioni debitorie nei confronti dei fornitori del condominio. Ma questo è ben noto all’ater, avendo ricevuto sollecito scritto dall’avvocato del condominio (al quale, ovviamente, non si sono nemmeno degnati di rispondere) oltre tutti gli innumerevoli solleciti della scrivente. Ora, considerato che la loro inquilina, Sig.ra XXX, ha lasciato l’appartamento, auspichiamo che il proprietario Ater faccia fronte velocemente al proprio dovere.

Chiudo questa mia ennesima lettera di denuncia ricordando che nel condominio Di Vittorio vivono persone ed in quanto tali meritano di poter risiedere in uno stabile decoroso e salubre, persone che pagano regolarmente quanto viene loro richiesto, nonostante le difficoltà economiche di molti di loro e che, pertanto, non possono più sentirsi rispondere “TANTO NON ABBIAMO I SOLDI” da parte di chi avrebbe il dovere di manutentare un bene che lo Stato ha provveduto a fornire ai cittadini più bisognosi, termine che non può e non deve far trascurare e calpestare la loro dignità umana.
Tutto quanto sopra verrà nuovamente portato a conoscenza dei mezzi di informazione pubblica.

Nella speranza di non dover più rimbalzare contro un muro di gomma ed ancora fiduciosa nelle pubbliche istituzioni ed enti, porgo distinti saluti.”

L’amministratore
Marzia Di Giulio