Lettera aperta all’Assessore Provinciale Francesco Marconi
Alle dichiarazioni dell’Assessore Francesco Marconi, pubblicate a mezzo stampa
nei giorni scorsi, il Comitato Aria Nostra intende rispondere con le sue stesse
parole: “si continuano a fare strumentalizzazioni e speculazioni politiche,
gettando fumo negli occhi dei cittadini”.
Infatti, se da un lato è perfettamente vero che lo sviluppo delle energie
rinnovabili è espressamente previsto dal piano energetico nazionale e da varie
politiche europee, non sta scritto da nessuna parte che questo sviluppo debba
essere effettuato senza i criteri di sostenibilità ambientale, di miglioramento
della qualità dell’aria locale e di tutela degli interessi dei cittadini che si
troverebbero a vivere nei dintorni degli impianti e non solo.
Proprio citando le parole dell’Assessore “realizzazione di piccole centrali
alimentate attraverso combustibile proveniente esclusivamente dalla filiera
corta”, inneschiamo la nostra preghiera di chiarimento: Assessore, lei quindi
crede che una centrale da 6MW come quella di Colonnella sarebbe “un piccolo
impianto”? E come sarebbe possibile reperire le 36mila tonnellate l’anno di
legname nel raggio della filiera corta quando i dati ufficiali del Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali certificano una disponibilità – nella
somma dei territori provinciali di Ascoli Piceno e Teramo di 20 mila tonnellate
di biomasse forestali?
Stante l’evidente impossibilità di approvvigionamento del legname che sarebbe
necessario, non riesce a pensare che sarebbe molto più facile e comodo
riconvertire la centrale – magari dopo un breve periodo di tempo – in un vero e
proprio inceneritore per bruciare rifiuti di vario tipo? Non dovrebbe essere
questo un timore per un gruppo di cittadini che, lontani dagli interessi
speculativi, hanno a cuore unicamente la propria salute, il valore delle loro
case e delle loro attività produttive, veri e propri diritti sanciti dalla
costituzione italiana?
A proposito del diritto alla salute, la invitiamo a rileggere con maggiore
attenzione la documentazione presentata dalla ditta proponente. Troverà che
viene indicata una emissione in aria di Formaldeide (sostanza cancerogena per
l’uomo) pari a 40 milligrammi per metro cubo, mentre il limite di legge
previsto dalla normativa italiana è di 20milligrammi per metro cubo. E questo
non sarebbe un rischio per la popolazione locale?
Per questo ed altri motivi, il Comitato Aria Nostra ha presentato, oltre alle
osservazioni tecniche ai vari enti competenti perl’autorizzazione, un esposto
alla Procura della Repubblica, al Nucleo Ambientale dei Carabinieri e alla
Guardia Forestale, riguardo alle emissioni di sostanze cancerogene da parte
della centrale a biomassa.
Per quanto riguarda i 24 mila posti di lavoro, non si sarà mica confuso con il
lavoro svolto dagli organismi che compongono l’humus della biomassa forestale?
Qualora fosse così, potrebbe sicuramente fare riferimento a numeri molto più
alti.
Infine, per quanto riguarda la sua quota di partecipazione nella società
proponente la centrale da 6MW a Colonnella, lav isura camerale effettuata in
data odierna riporta che una persona che ha il suo stesso nome, cognome, data,
luogo di nascita e codice fiscale è stata ed è tuttora presente nell’elenco dei
soci. Si tratta di un caso di omonimia più unico che raro? Oppure, visto che in
questo periodo capita anche che ci si ritrovi ignari possessori di appartamenti
con vista Colosseo, potrebbe esserci stata un’attribuzione di quote societarie
a sua insaputa?
Cordiali saluti,
Comitato Aria Nostra
Colonnella
arianostra@libero.it