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ROSETO – L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 novembre) con una serie di eventi, civili e religiosi, che si svolgeranno durante tutta la mattina di domenica 5 novembre.
Il programma della giornata prevede l’inizio delle celebrazioni con il raduno, alle ore 9.00, presso piazza della Repubblica, di fronte al Municipio. A seguire, nella vicina chiesa di Santa Maria Assunta, si svolgerà la solenne messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre.
Successivamente gli amministratori rosetani, guidati dal Sindaco Mario Nugnes, assieme ai rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, si sposteranno sul territorio per partecipare ad una serie di deposizioni di corone di alloro.
La prima tappa è prevista alle 10.30 in piazza della Libertà dove si svolgerà un intervento commemorativo in ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Alle ore 11.00, presso la Villa Comunale, è prevista la deposizione di una corona in ricordo dei Caduti dell’aria.
La tappa successiva è prevista alle ore 11.30 nei pressi del pontile e del piazzale Santarelli. Qui sarà deposta una corona in ricordo dei Caduti del mare e delle Forze dell’Ordine.
A mezzogiorno, ci si sposterà su lungomare Roma per la deposizione di una corona d’alloro per i militari decorati della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.
Le ultime due cerimonie di deposizione si svolgeranno, rispettivamente alle 12.30 e alle 13.00, a Cologna Paese e a Montepagano.
I momenti della deposizione saranno accompagnati da messaggi di riflessione a cura del Sindaco, degli Amministratori Comunali e degli studenti del Liceo “Saffo” di Roseto degli Abruzzi.
“Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto organizzare una serie di iniziative per celebrare l’importante ricorrenza del 4 novembre – affermano il Sindaco Mario Nugnes e la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti – Una data che ricorda la fine dalla Prima Guerra Mondiale dove tantissimi italiani sacrificarono la propria vita per compiere il processo di unificazione della nostra Nazione. Ma anche un monito affinché quei sacrifici non si ripetano più in futuro e per ribadire, come scritto nella nostra Costituzione, che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.