Due giovani artisti abruzzesi alla 68° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Si tratta del regista teramano Fabio Scacchioli e del compositore giuliese di musica elettronica Vincenzo Core. Il cortometraggio da loro realizzato, dal titolo “Miss Candace Hilligoss’ Flickering Halo”. è stato selezionato tra oltre 2 mila e trecento produzioni inviate da tutto il mondo ed è entrato a far parte di 21 film selezionati nella sezione “Orizzonti” della Biennale di Venezia, che inizierà il 31 agosto.

 

Fabio Scacchioli, regista, (Teramo 1979) e Vincenzo Core, compositore, (Giulianova 1982),  hanno realizzato Miss Candace Hilligoss’ flickering halo, un film di ricerca attualmente in concorso nella sezione Orizzonti, insieme ad altri 20 cortometraggi selezionati tra 2131 pellicole provenienti da tutto il mondo. Un risultato incredibile per due giovanissimi che lavorano nell’ambito artistico solo da pochi anni.

 

L’aspetto straordinario del lavoro, oltre al notevole valore espressivo e tecnico, è dato dai costi assolutamente irrisori del corto. Contrariamente alle altre opere in concorso, molte delle quali realizzate da produzioni importanti e con ingenti somme a disposizione, gli artisti teramani hanno affrontato il lavoro completamente  a costo zero.

 

Le immagini utilizzate sono state tratte da un film noir del 1962, Carnival of souls, diretto da Herk Harvey e bollato all’epoca come B-movie. Fabio Scacchioli, secondo la nuova cultura della condivisione di files vigente nel nostro 21° secolo, ha tratto la pellicola da un archivio con licenza creative commons, per poi destrutturarla e rielaborarla con una sapiente padronanza di tecniche e concetti. Vincenzo Core ha tessuto un prezioso tappeto acustico in grado di valorizzare ogni singolo fotogramma. Si è avvalso quasi esclusivamente di suoni autoprodotti, creati digitalizzando e modificando registrazioni di persone e oggetti familiari. L’uso magistrale delle più avanzate tecniche di editing sonoro ha permesso la creazione di un suono che non lascia lo spettatore indifferente. Anche se la parte economica del cortometraggio è assolutamente low budget, i costi di tempo per la sua realizzazione sono stati comunque alti, circa 9 mesi, 6 mesi di lavorazione per la parte video e 3 per la parte audio.

 

Anche l’aspetto concettuale dell’opera è complesso. Il lavoro, infatti, è stato realizzato prendendo in considerazione il funzionamento dell’occhio umano e la persistenza dell’immagine sulla retina.

 

“L’occhio umano può vedere grazie a fotorecettori, presenti sullo strato esterno della retina, sensibili alla luce emessa o riflessa dagli oggetti. La luce viaggia nel tempo e nello spazio a una certa velocità. Ad esempio, la luce solare impiega 8 minuti per arrivare ai nostri occhi, quella delle altre stelle diversi anni luce. Ma anche la luce generata o riflessa da un oggetto o una persona sulla Terra impiega un dato tempo, seppur ridotto e infinitesimale. Osserviamo sempre il passato, mai il presente. Esiste una distanza (brevissima, eterna) tra noi e l’immagine che abbiamo della realtà. Anche tra pensiero e azione, tra pensiero e linguaggio, troviamo una distanza simile, che è quella necessaria a trasmettere il segnale tramite impulsi elettrici dal cervello alle diverse parti del corpo. “Miss Candace Hilligoss’ flickering halo” è un film su questa distanza, sull’intervallo che contemporaneamente separa e unisce, sul silenzio tra le parole, e il nero tra le immagini. E’ un film contro la dialettica degli opposti, montato secondo il principio d’indeterminazione di Heisenberg, e che ricorre al fenomeno della persistenza retinica come strumento espressivo.” 

Fabio Scacchioli

 

“La regia audio  ha reso l’elemento sonoro non un commento naturalistico realizzato a posteriori, ma un magma contrappuntistico che si è sviluppato con le immagini, e non su di esse, nell’intento di rendere l’esperienza una reale “audiovisione”.”

Vincenzo Core

 

Non è la prima volta che i due ragazzi lavorano insieme. Dal 2008 ad oggi hanno infatti realizzato diverse opere di interesse artistico, l’ultima delle quali è un documentario sul terremoto che ha colpito l’Aquila il 6 aprile 2009. Il lavoro è stato commissionato da l’ Europe Home Movies Net ed è ora in fase di pubblicazione con La Vidéothèque, un’associazione francese per la promozione del cinema sperimentale e del film d’autore.

 

Miss Candace Hilligoss’ flickering haloverrà proiettato a Venezia, durante la Mostra d’arte cinematografica che si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre.

 

Fabio Scacchioliè nato a Teramo nel 1979. Studia tra Perugia e Madrid, laureandosi con una tesi sulla semiotica del cinema sperimentale. Nel 2006 conosce Gianfranco Baruchello e ne frequenta la Fondazione, prendendo parte a incontri sulla pratica artistica, partecipando a mostre e seminari, e collaborando al suo ultimo film “Un altro giorno, un altro giorno, un altro giorno”.

La sua ricerca si concentra sulle relazioni tra memoria, percezione e pensiero. Lavora con film, video, installazioni. Un CV completo è consultabile su www.fabioscacchioli.jimdo.com

 

Vincenzo Coreè nato a Giulianova nel 1982. Studia musica elettronica con Alessandro Cipriani nel conservatorio L. Refice di Frosinone. Dal 2008 compone per video, balletti, installazioni e performance. La sua ricerca espressiva si concentra sulle relazioni tra i molteplici materiali compositivi per tracciare percorsi di senso. Percorsi che possano esprimere la complessità e la vitalità del Sé.  

 

Info e contatti:

 

Artisti:

Fabio Scacchioli – www.fabioscacchioli.jimdo.com – cell. 3206797379 – email: esseeffe79@yahoo.it

Vincenzo Core – www.vincenzocore.com – cell. 3397239988 –  email: info@vincenzocore.com

Ufficio stampa:

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