Dopo la nostra polemica di stamattina nel Radio G notizie sula conferenza stampa della preside del Moreti di Roseto, Di Gregorio, che critica l’asegnazione del turistico al Crocetti e del linguistico al Curie, rampogna alla preside anche da parte della Provincia
In merito alle polemiche sollevate sugli indirizzi turistici “doppione” dall’Istituto Moretti, intervengono gli assessori Ezio Vannucci e Giuseppe Antonio Di Michele:
“Vogliamo sottolineare – dichiarano gli assessori Di Michele e Vannucci – l’impegno e la particolare attenzione dell’ammistrazione provinciale e dei sottoscritti, per le deleghe di competenza, a favore di un Piano ragionato ed equilibrato, verso la realtà scolastica provinciale e rosetana e l’istituto Moretti, in particolare, come testimoniano gli interventi deliberati in materia di edilizia scolastica e quelli per l’efficientamento energetico delle scuole con l’installazione di tetti fotovoltaici.
Per quanto riguarda la questione degli indirizzi, nella scuola dell’autonomia appaiono fuori tono queste guerre di campanile e la coerente volontà espressa da questa Amministrazione è stata quella di potenziare, e non deprimere, l’offerta formativa del territorio, venendo incontro quanto più possibile alle richieste inoltrate dai vari istituti, come dimostra l’accoglimento dell’attivazione del corso di grafica e comunicazione presentato dall’istituto Moretti: anche questo, del resto, destinato a rafforzare una filiera formativa utile al marketing territoriale e, quindi, turistico.
Sarebbe stato curioso se non palesemente prevaricatorio rifiutare l’indirizzo turistico ad un istituto, il Crocetti, che nella sua dicitura ministeriale recita “Istituto professionale di Stato per i servizi enogastronomici, dell’ospitalità alberghiera e commerciali” e che, quindi, per diritto e vocazione forma operatori del turismo.
Da rilevare poi che l’indirizzo turistico, soprattutto nei due principali centri costieri della provincia, riveste un interesse strategico e l’obiettivo, condiviso anche in sede di tavolo provinciale, è stato di contrastare la mobilità passiva della popolazione scolastica che si registra a nord, verso San Benedetto, e a sud, verso Pescara, e non certo quello di alimentare una concorrenza che non esiste tra Roseto e Giulianova, che intercettano diversi bacini d’utenza”.