“Chi come me ha la sventura di abitare lungo viale Orsini è coinvolto, suo malgrado, nelle serate di Movida giuliese. Mentre in molte altre città promotrici di queste nottate di festa si sta tornando indietro con i permessi e si intensificano i controlli perchè non si sanno contenere i dnani che l’eccesso di consumo di alcool e in qualche caso anche di droga comporta , a Giulianova il fenomeno è in espansione. So già che verrò criticata dai giovani <perchè qui non si può far nulla per fare divertire i giovani>, appunto ma cosa piace di queste nottate di movida? Gli atti di vandalismo ai danni delle nostre macchine in sosta, gli schiamazzi fino all’alba degli ultimi ubriachi che rovesciano i cassonetti della spazzatura, le vomitate e le urine che si trovano in e che nessuno laverà il giorno dopo? Piace la musica tenuta altissima fino alle tre di notte in pieno centro abitato infischiandosi di chi la mattina dopo si deve alzare per andare a lavorare? Ma poi non ho capito perchè gli chalet devono abbassare i decibel dopo una certa ora e devono girare le casse verso il mare, perchè in pieno centro tutto questo non avviene? Vuoi organizzare un karaoke? Subito ti chiudiamo una strada e te le chiudiamo per ogni evento che chiederai, perchè l’importante è la festa, la movida scostumata e rumorosa che tanto piace ai nostri amministratori. Non sarebbe meglio per loro che decidessero a quale modello ispirarsi per il nostro turismo? Capalbio o Rimini? E se è Rimini, Rimini sia. Con la sua babilonia. non con le indecisioni per volere accontentare tutti.”
(lettera firmata)