I Consigliere regionali del PD, Camillo D’Alessandro,Claudio Ruffini e
Giuseppe Di Luca hanno presentato un’interrogazione al Presidente Chiodi
per conoscere se corrispondono al vero le dichiarazioni del Dott.
Sabatino Casini riportate dagli organi di stampa in data 11.01.2011 e se
ciò fosse vero se è possibile conoscere qual’è la persona “in alto” a
cui Casini doveva rivolgersi per ottenere l’incarico di manager della
Asl di Teramo. Inoltre il Pd ha chiesto a Chiodi perchè non è stato dato
l’assenso alla nomina del Dott. Casini.

“Siamo alle solite” dicono i consiglieri regionali “altro che
meritocrazia, lotta alle lobbi e riconquista della fiducia dei cittadini
abruzzesi. La lettera del Dott. Casini dipinge un quadro fatto di
raccomandazioni, di alti poteri forse estranei alla politica e di una
sudditanza del centro-destra abruzzese alla corti extra-regionali.”

“Chiodi ha gettato anche l’ultima maschera che gli era rimasta” dicono
i consiglieri regionali “più che una casa di vetro, la sua gestione
della Regione Abruzzo sembra quella della casa del Grande Fratello. Ti
promettono il posto nella “casa” ma poi arriva un altro concorrente e di
colpo ti rispediscono seduto tra il pubblico a fare lo spettatore.”

“Le dichiarazioni del dott. Casini sono di una gravità inaudita e sono
oltremodo offensive per il difficile momento che affrontano gli
abruzzesi”, aggiungono Ruffini e Di Luca.

Dichiarazioni, quelle del Dott. Casini, che rappresentano un quadro di
assoluta sudditanza della politica nei confronti di altri poteri forti,
forse di lobbi. Ieri era il giorno della bocciatura del modello Teramo
oggi quella del modello Chiodi.

“Chiodi non controlla più il suo operato e neanche quello dei suoi
collaboratori, per questo va in cerca di protettorati che decidano al
suo posto. Questa vicenda dimostra tre aspetti:
1.Chiodi non è autonomo ma ha bisogno di altri poteri la cui
provenienza è ambigua e forse poco hanno a a che fare con la politica
regionale;

2.Chiodi è inaffidabile, perchè come dimostra Casini, non rispetta gli
impegni presi;

3.Chiodi non ha rispetto delle Istituzioni. In quanto Presidente della
Regione dovrebbe essere lui a decidere insieme alle altre rappresentanze
democraticamente elette. Invece la sua debolezza dimostra che a contare
sono altre persone.

I consiglieri regionali

Camillo D’Alessandro
Claudio Ruffini
Giuseppe Di Luca