MACERATA- E’di Renata Rapposelli il corpo martoriato rinvenuto in un anfratto sulla strada che porta a Tolentino venerdì scorso. A chiarire i pochi dubbi che ancora restavano ci hanno pensato i primi risultati dell’autopsia effettuata ieri mattina proprio mentre Simone Santoleri, accompagnato dai suoi legali Carradori, Retiano ed Angelozzi faceva scena muta davanti al pubblico ministero Andrea Larino, avvalendosi della facoltà di non rispondere, come era stato ipotizzato alla vigilia. Tra l’altro l’avvocato Reitano ha depositato un certificato medico emesso dai sanitari della divisione di rianimazione dell’ospedale di Atri, con il quale si confermava il ricovero di Giuseppe Santoleri, dopo il tentativo di suicidio messo in atto domenica sera dopo aver appreso dalla Tv che il corpo rinvenuto a Tolentino potesse essere quello della moglie della quale ha sempre dichiarato di essere rimasto sempre innamorato. Ma non è la sola novità della frenetica giornata di ieri tra procura, nucleo investigativo dei carabinieri di Ancona e obitorio dell’ospedale di Macerata. La seconda è che l’autopsia sarà effettuata oggi nell’obitorio dell’ospedale di Macerata dai dottori Loredana Buscemi,nominata dalla procura di Ancona, e da Antonio Tombolini,che aveva già effettuato i primi rilievi sul corpo della pittrice scomparsa il 9 ottobre. Per quanto riguarda l’autopsia, fissata per le 9,30 di questa mattina, i difensori di Giuseppe e Simone Santoleri, che devono rispondere di omicidio aggravato in concorso ed occultamente di cadavere, fino a ieri sera avevano una qualche difficoltà nella scelta del perito di parte che dovrà presenziare all’esame autoptico. Inizialmente la scelta era caduta sul noto anatomopatologo teramano, Giuseppe Sciarra, che viene utilizzato dalla Procura di Teramo anche adesso che è in pensione, ma il medico ha declinato l’invito avendo un precedente impegno. Ma, come detto, la giornata è stata caratterizzata da un’altra notizia, la decisione dei Ris di effettuare un nuovo sopralluogo ma stavolta nell’abitazione anconetana di Renata Rapposelli. Lo scopo sarebbe quello di verificare se per casi Giuseppe e Simone Santoleri siano stati a casa dell’ex moglie e madre. La decisione non ha turbato né i legali dei due né gli stessi indagati in quanto, avuto contezza di questa notizia, hanno ribadito che <non siamo mai stati nell’abitazione di Renata né di recente né in passato e quindi è meglio per noi se i Ris, dopo essere stati nella nostra abitazione, facciano la stessa cosa ad Ancona> Di dichiarazione in dichiarazioni, anche sotto i fari delle diverse tv nazionali che sono tornate sotto casa Santoleri, va sottolineato quando sostenuto da Simone: <Io ho piena fiducia nella ricostruzione da parte di mio padre quando sostiene di aver lasciato mia madre a due chilometri dal santuario di Loreto. E’ una ricostruzione, tra l’altro, rilasciata anche ai medici del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Giulianova, che l’hanno raccolta e mi hanno raccontato il tutto. E voglio anche ribadire che noi non abbiamo mai percorso, ed anche in questo caso, non solo in questi giorni ma nemmeno in passato, la strada che porta a Tolentino e sulla quale, in quell’anfratto inaccessibile, è stato rinvenuto il corpo di mia madre,una zona che abbiamo visto solo in tv>. Anche i legali hanno confermato questa versione e non potrebbe essere diversamente avendo piena fiducia nei propri assistiti. Intanto c’è una curiosità in merito alle dichiarazioni della farmacista giuliese della farmacia Misantoni di Tortoreto, la quale ha dichiarato che quel 9 ottobre si presentò in farmacia una signora che aveva le fattezze precise della pittrice alla quale venne venduto un farmaco senza ricetta e senza l’ausilio del codice fiscale, visto che tutti i documenti sono rimasti nell’abitazione della donna. Secondo la farmacista, la donna sarebbe arrivata anche a piedi perché l’aveva sentita affannata. Ora ci si chiede come mai la Rapposelli abbia dovuto compiere circa tre chilometri per raggiungere la farmacia Misantoni se, ad un centinaio di metri dall’abitazione del Santoleri, all’interno dell’area del distributore Ip della ditta Ciprietti, c’è una parafarmacia che non vende solo prodotti “da banco” e che, per ironia della sorte, si chiama farmacia Rapposelli della dottoressa Alessandra?