Un’altra doccia fredda per la maggioranza di centro-destra: il Tar ha
accolto il ricorso presentato dall’avvocato Nicola Sisti ritenendo
illegittima la nomina dell’attuale difensore civico del Consiglio
regionale, l’avvocato Giuliano Grossi.
Per il tribunale regionale vi sono vizi procedurali nella deliberazione
del Consiglio regionale n. 19/5 del 6 ottobre 2009 con la quale è stato
nominato Difensore Civico della Regione Abruzzo l’Avv. Giuliano Grossi.
I rilievi riguarderebbero i tempi, che secondo il comma 5 dell’art.10
della L.R.126/95, dispongono che il Consiglio regionale debba essere
convocato 20 giorni prima della scadenza del mandato del difensore
civico onde evitare di andare in regime di prorogatio per altri 5 anni.
Una procedura, secondo il Tar, che non è stata rispettata visto che la
convocazione è andata oltre questo termine. La convocazione del
Consiglio regionale è avvenuta il 17 settembre 2009 mentre il termine
ultimo era quello del 15 settembre.
“Come Pd avevamo denunciato oltre al mancato rispetto dei termini di
cui sopra” ricorda il Consigliere regionale Claudio Ruffini, “che i
Consiglieri regionali avevano dovuto procedere alla nomina del Difensore
Civico senza aver ricevuto la documentazione riguardante il curriculum
di ciascun candidato, disponendo del solo elenco nominativo ”.
Il Pd disse chiaramente che l’eventuale annullamento della
Deliberazione 19/5 del 6 ottobre 2009 avrebbe determinato un potenziale
diritto risarcitorio dei ricorrenti in sede di giustizia civile, con
danno per la Regione Abruzzo.
Nella seduta del Consiglio regionale del 17 novembre 2009 portammo in
approvazione una risoluzione che prevedeva la revoca in autotutela della
nomina di Grossi. La delibera fu respinta dalla maggioranza.”
Un occasione persa quella del centro destra, dice Ruffini, per
ripristinare legalità e meritocrazia nella Regione Abruzzo.
Adesso la Regione Abruzzo sarà costretta a riconoscere a Sisti tutti
gli oneri non percepiti dal 15 settembre 2009.
“Parliamo di circa 70-80 mila euro che a Sisti spettano per le mancate
mensilità. Chi pagherà queste somme?Il consiglio regionale oppure i
consiglieri regionali che hanno votato la delibera?chiede Ruffini.”
Oppure come al solito pagheranno i cittadini abruzzesi per la voglia
della maggioranza di nominare persone amiche politicamente?
Il consigliere regionale
Claudio Ruffini