l sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti in visita allo stabilimento Amadori di Mosciano.
Flavio Amadori: negli ultimi dieci anni investiti 10 milioni di euro nello stabilimento
L’azienda ha avuto la possibilità di mostrare alla delegazione governativa uno stabilimento che rappresenta un fiore all’occhiello del sistema di produzione di Amadori e che nel prossimo futuro esprimerà ulteriore potenziale sul territorio.
Oggi ho visitato un’azienda che rappresenta il cuore della storia del nostro Paese, dagli anni ’30 fino ad oggi – dichiara il Sottosegretario Luca Lotti. – È insieme ad aziende come queste, che investono in innovazione, in ricerca e sviluppo, in nuovi prodotti Made in Italy che vogliamo continuare a far crescere il nostro Paese. Noi ce la stiamo mettendo tutta, basti pensare al Jobs Act, agli ammortamenti previsti nella Finanziaria per chi produce e da lavoro, alla sburocratizzazione in corso: noi crediamo nelle aziende italiane come Amadori e insieme a loro vogliamo far ripartire l’Italia.” Siamo giunti ad un momento davvero cruciale dell’evoluzione del nostro settore avicolo, guidato da un mercato in forte trasformazione con cambiamenti radicali dei paradigmi che ci hanno guidato nel passato – afferma Massimo Romani, Amministratore Delegato Amadori. – Siamo stati fra i primi in Italia a costruire una filiera integrata nell’allevamento avicolo, che ci permette di garantire la provenienza di tutta la materia prima e il controllo di ogni fase del ciclo produttivo, grazie anche ad un avanzato e organizzato sistema di tracciabilità interna. Oggi ci troviamo ad affrontare nuove sfide, soprattutto nel senso della sostenibilità ambientale e del benessere animale; per affrontarle stiamo mettendo a punto un piano di trasformazione aziendale e un ulteriore potenziamento e ammodernamento del settore produttivo, con nuove avanzate tecnologie e automazioni, in grado di affrontare un mercato sempre più competitivo e di soddisfare un consumatore sempre più esigente.” “Proprio a Mosciano, inoltre – continua Massimo Romani – siamo partiti con un nuovo progetto di organizzazione del lavoro – definito ‘Lean Improvement’, o ‘produzione snella’ – ispirato al concetto di ‘miglioramento continuo’, tema a cui tutta l’azienda Amadori vuole tendere nel suo lavoro quotidiano. Si tratta di un impegno personale di tutti i dipendenti a innovare e introdurre idee che portino efficienza e miglioramento, nell’organizzazione aziendale, nel sistema produttivo e nella qualità dei prodotti Amadori.” Amadori rappresenta l’eccellenza italiana nella produzione avicola e, a partire dalla Romagna, ha contribuito a creare valore in tutto il Paese, con particolare riferimento al Centro e Sud Italia. Amadori è presente in Abruzzo dall’inizio degli anni ’80 – dichiara Flavio Amadori, Presidente Amadori. – Qui abbiamo dato vita ad un’intera filiera integrata avicola, con allevamenti, incubatoio, mangimificio, stabilimenti di trasformazione, confezionamento e distribuzione, offrendo lavoro a circa 2.000 persone, che rappresentano oltre 25% del totale dei 7.400 dipendenti Amadori in tutta Italia. La maggior parte di essi lavora proprio lo stabilimento di Mosciano S. Angelo, che oggi abbiamo avuto l’onore di presentare al Sottosegretario Lotti. E vogliamo continuare a crescere, con un piano di sviluppo che prevede almeno 200 milioni di euro di investimenti nei prossimi 5 anni”.
egli ultimi 10 anni Amadori ha investito circa 100 milioni di euro sullo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo, che è cresciuto esponenzialmente e ha visto realizzarsi progetti molto significativi, dal biodigestore anaerobico alla nuova area logistica. Lo stabilimento, oltre ad essere il principale sito per la produzione di prodotti innovativi, è anche la piattaforma di spedizione utilizzata per tutte le vendite effettuate nel Sud Italia.