Il sindaco Francesco Mastromauro torna sulla questione degli 11 lavoratori precari, ex co.co.co., impegnati in Comune dopo il Consiglio comunale di ieri che ha respinto l’ordine del giorno presentato da “Progresso Giuliese” . “Facile parlare facendo populismo furbetto. Difficile invece avanzare proposte serie e risolutive. Ancora più difficile, poi, dare prova di coraggio e responsabilità rischiando anche in proprio. Progresso Giuliese – dichiara il sindaco – getta la pietra e nasconde la mano. Frasi altisonanti ma nessuna vera volontà di risolvere il problema degli 11 lavoratori precari del Comune il cui contratto, da noi rinnovato nel dicembre 2010, scadrà il 30 giugno. Davvero triste fare propaganda sui problemi seri. Qui occorrono fatti e non parole”, dice ancora il sindaco, “perché la legge impedisce ulteriori proroghe. E su questo, purtroppo, non c’è discussione. L’unica via di uscita, torno a ribadirlo, è che i consiglieri, tutti, compreso quindi anche il sindaco, votino una ulteriore proroga, anche se la legge lo vieta. Una proroga di 6 mesi in attesa che il Governo prenda provvedimenti su una questione, quella dei precari negli enti pubblici, che è nazionale. Certo”, prosegue Mastromauro, “votare la proroga significa forzare la legge ed esporsi a tutte le conseguenza che comporta a titolo personale. Ma questa è responsabilità vera, non chiacchiere. La nostra proposta di proroga verrà preliminarmente sottoposta ai sindacati e quindi la porteremo nel Consiglio che verrà ovviamente convocato prima del 30 giugno. Ed io, lo dico sin da ora, sono pronto a votare la proroga, prendendomi le mie responsabilità”.