“La città trabocca di rifiuti. Abbiamo un record di presenze ma i turisti minacciano di non tornare più a Giulianova. I residenti sono esasperati. Ora basta! E’ il secondo giorno di mancata raccolta. Stiamo pensando seriamente di mettere fine al rapporto contrattuale con SOGESA e rivolgerci ad altra società”.
Il sindaco Francesco Mastromauro è furente per la situazione ormai di emergenza ambientale dovuta alla sciopero degli addetti alla raccolta. “Giulianova – continua il primo cittadino – è l’unico comune del comprensorio CIRSU ad avere la raccolta porta a porta, ed è quello che addirittura paga in anticipo le fatture. E tuttavia ecco cosa dobbiamo sopportare. Ma la misura è colma. Intanto proprio stamane è partita la diffida indirizzata a SOGESA, Prefettura, presidente della Regione Abruzzo e alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero perché qui siamo in presenza di una interruzione di servizio pubblico essenziale, e da pochissimo è intervenuto un accordo tra SOGESA e dipendenti in modo da far ripartire il servizio. Ma non mi basta. Bisogna assolutamente evitare che si ripetano i disservizi: non voglio che si torni di qui a un mese a rivivere questa situazione. Per cui ho chiesto al vicesindaco con delega all’Ambiente, Gabriele Filipponi, e al dirigente di Area di attivarsi per una soluzione; se non si troverà, allora ci rivolgeremo altrove. E tenuto conto che la SOGESA si mantiene in piedi grazie a Giulianova e a Roseto degli Abruzzi”, conclude il sindaco, “nel caso risolvessimo il rapporto contrattuale, per la società sarebbero guai seri!”.