Il processo “Sanitopoli” resta a
Pescara. Lo ha deciso, al termine di una camera di consiglio
durata oltre due ore e mezza, il Tribunale collegiale del
capoluogo adriatico, che ha dunque respinto l’eccezione
sollevata dai difensori dell’ex presidente della Regione,
Ottaviano Del Turco, secondo cui il processo andava spostato a
Chieti o ad Avezzano per le concussioni, mentre all’Aquila per i
reati associativi.
Di diverso avviso, l’accusa, le cui tesi sono state
sostanzialmente accolte dal Tribunale. Nel suo intervento, il
procuratore capo Nicola Trifuoggi ha sottolineato in particolare
che la sede più opportuna per il processo è Pescara, come
d’altra parte già stabilito dal gip nell’ordinanza di misura
cautelare e dal gup.
Per Trifuoggi, bisogna far riferimento al luogo in cui sono
avvenute le richieste di dazioni e le minacce ad Angelini, di
fatto avvenute in incontri a Pescara, e precisamente al bar
Caprice, nei pressi dell’assessorato regionale alla Sanità. Per
quanto riguarda i reati associaivi, per il procuratore, “la
competenza è del luogo in cui l’associazione ha la sua sede
operativa”. “A Pescara – ha sottolineato – c’é l’assessorato
alla Sanità, l’Agenzia sanitaria e la Fira che aveva carta
bianca in materia di sanità”.
Il tribunale collegiale ha respinto anche altre eccezioni
sollevate dalla difesa degli imputati, fissando poi il
calendario delle prossime udienze. Dopo quella odierna, la
successiva, in cui prenderà il via il dibattimento, si terrà
il primo luglio; le altre il 6 e il 20 luglio, il 30 settembre,
il 19, 28 e 31 ottobre, il 4 e 23 novembre, il 14 dicembre. La
lettura del calendario ha suscitato qualche malumore da parte
degli avvocati, soprattutto per la vicinanza di alcune udienze.
(ANSA).