Porta la data del 30 marzo il parere dell’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato che dichiara la cessazione, a far data dal 31 dicembre 2010, dell’affidamento al CIRSU del servizio di igiene urbana.
A richiederlo era stato, il 22 novembre dello scorso anno, il sindaco Francesco Mastromauro. “Punto di partenza delle argomentazioni del Garante – dichiara in proposito il sindaco – è la disciplina provvisoria prevista dal comma 8 dell’art. 23-bis del d.l 112/2008, laddove si stabilisce, alla lettera e), la cessazione, appunto entro e non oltre il 31 dicembre 2010, degli affidamenti di servizi pubblici locali non conformi ai commi 2 e 3, a meno che non rientrino tra gli affidamenti in house, oppure a società miste o, ancora, a società a partecipazione pubblica quotate in borsa. Ma sul punto il Garante è stato chiarissimo”, continua il sindaco, “rilevando come CIRSU non rientri in nessuna delle ipotesi, e soprattutto non possa configurarsi società in house. Semmai il CIRSU potrà diventare società patrimoniale proprietaria delle reti e degli impianti, ma competente ad effettuare la gara per la gestione dei rifiuti è l’Autorità d’Ambito e, nel caso in cui questa non provveda, i Comuni, naturalmente rispettando i principii nazionali e comunitari in materia di servizi pubblici locali. Altra importante conseguenza – prosegue il primo cittadino – è che il personale appartenente ad imprese operanti nel settore dei servizi comunali per la gestione dei rifiuti, sarà soggetto al passaggio diretto al nuovo gestore. In parole povere – conclude il sindaco – s’impone ora una attenta riflessione per valutare la possibilità che il CIRSU continui ancora ad essere titolare degli impianti”.