GIULIANOVA – Nel consiglio comunale di giovedรฌ 7 aprile, a cui siamo stati costretti a non partecipare, รจ approdato, un punto allโordine del giorno riguardante gli indirizzi strategici per la pianificazione territoriale in materia di sostenibilitร formulati dalla Provincia: “Variante N.T.A.ย del piano territoriale provinciale” e piano strategico per la sostenibilitร ambientale e il contenimento del consumo del suolo.”
Uno strumento urbanistico sovracomunale che, giร nei titoli, recepisce le posizioni piรน moderne e avanzate nelle scelte urbanistiche di governo del territorio. Dopo lโesorbitante, e non necessario, consumo di suolo (persino in zona agricola e in aree molto delicate sotto il profiloย paesaggistico e idrogeologico) approvato con la variante al PRG di Giulianova nel 2013, ci saremmo dovuti aspettare una piena condivisione della nuova linea propugnata dalla Provincia. Invece il sindaco Mastromauro – incredibile, ma vero โ ha avuto il coraggio di proporre allโapprovazione del consiglio comunale unโosservazione tesa a ottenere modifiche del PTP che possano mettere in condizione di ampliare ulteriormente, con varianti successive del PRG, lโedificabilitร nel territorio giuliese. Tutti ricorderanno le battaglie di civiltร urbanisticaย condotte dal nostro gruppo consiliare durante lโiter della variante al ย PRG che fece incassare un clamoroso stop della SUP che, giustamente, corresse dโautoritร la Variante stessa eliminando ampiamente lโeccessivo consumo di territorio, lo scempio della campagna e della collina nord ed altro ancora. A causa della non conformitร della Variante al Piano Territoriale Provinciale, lโamministrazione dovetteย stralciare ben 601.995 mq. di territorio degli 857.000 mq. su cui era stata prevista nuova edificabilitร residenziale e produttiva (aggiuntiva rispetto alla enorme quantitร ancora prevista dal PRG allora vigente). Dovette ridurre, quindi, del 70,2%ย il consumo di territorio a fini edificabili. Tutti i comuni ormai cominciano a capire lโimportanza di smetterla col consumo di territorio e di indirizzarsi invece verso il recupero e la riqualificazione delle aree giร urbanizzate ma attualmente sottoutilizzate, degradate o dismesse. A Giulianova no, purtroppo impera ancora, in chi governa, una cultura urbanistica tipica della mentalitร dedita al โsacco del territorioโ che tanti danni ha altrove provocato; e non la scoraggia nemmeno la persistenza della crisi dellโedilizia per evidente sovrabbondanza di alloggi (che spesso restano invenduti) rispetto alla domanda. Qualche tempo fa, dopo lโapprovazione della Variante al PRG,ย il sindaco, apparentemente fulminato sulla via di Damasco ebbe a dichiarare che da quel momento, โaltro che stop al consumo del territorioโ, lui avrebbe portato avanti la causa del โmattone zeroโ (che รจ una notevole corbelleria, perchรฉ stop al consumo di territorio non significa far finire lโattivitร edilizia, ma indirizzarla alla riqualificazione dellโesistente, ma tantโรจ!). Ma ora รจ giร tutto dimenticato, il sindaco รจ stato ripreso dai furori edificatori (magari sostenuti dalle pressioni clientelari) dei tempi in cui rilasciava dichiarazioni che preannunciano una nuova variante specifica per recuperare tutti i mq. di territorio e di edificabilitร che la SUP e la Provinciaย avevano saggiamente tagliatoย poco prima dellโapprovazione della Variante generale al PRG nel 2013. In occasione della presentazione, nel 2014, del nuovo Piano Territoriale Provinciale dallโassessore provinciale allโurbanistica Falasca fu detto: โLe previsioni di sviluppo degli attuali Piani consentono lโiperbolica capacitร edificatoria per un milione di abitanti, se a questo dato aggiungiamo il fatto che il 60% delle aree produttive della vallata del Tordino sono dismesse, salta allโocchio che lโunica economia possibile รจ la rigenerazione e la riconversione, non certo la nuova edificazione. Lโobiettivo รจ quello di garantire una nuova fase di sviluppo a costo ambientale zero incentivando la ripresa degli investimenti in edilizia indirizzati verso il recupero dei centri storici, il recupero delle aree dismesse, la cura e la manutenzione del paesaggio, la rivalutazione delle superfici agricoleโ. Parole sagge che tracciano una linea di indirizzo che ci sentiamo di condividere. Il sindaco e lโamministrazione di Giulianova, invece, paiono non solo non cogliere le novitร dellโurbanisticaย piรน evoluta, ma rischiano di esporsi al ridicolo di essere bocciati dalla SUP e dalla Provincia una seconda volta, mostrando cosรฌ un grave deficit culturale nelle scelte urbanistiche con rischio di pesanti ricadute negative sulla vivibilitร e sullโeconomia della cittร . E il gruppo consiliare del PD che fa? Ed il PD di Giulianova che fa? Subiscono ancora una volta, in silenzio, che il centro-sinistra a Giulianova continui la sua deriva verso lโirrilevanza culturale ed il malgoverno?
Il Cittadino Governante