Con due missive il presidente del consiglio comunale ha comunicato che sono state depennate dall’ordine del giorno della seduta consiliare odierna due richieste del gruppo del Cittadino Governante per cambiare. È la prima volta che accade e ci pare un fatto grave, lesivo dei diritti democratici degli eletti che rappresentano i cittadini.

Il presidente del consiglio comunale dovrebbe ricordare che, a norma di regolamento , nell’esercizio delle sue funzioni ha il dovere di ispirarsi  “a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli Consiglieri”.

Invece ha censurato un ordine del giorno (inerente il controllo analogo della Giulianova Patrimonio) ed una mozione (riguardante un cospicuo debito del 2010 non ancora pagato), di cui si proponeva la discussione in consiglio comunale. Essi sono accomunati dall’esigenza della completa  trasparenza sugli atti di chi ci governa e dalla necessità di un uso responsabile delle finanze pubbliche e del patrimonio comunale.
Spettava al sindaco semmai motivare (entro dieci giorni) con comunicazione scritta il diniego alla trattazione delle proposte del Cittadino Governante e ci sarebbe piaciuto conoscere anche con quali argomenti.
Ovviamente come prevede il regolamento riproporremo le richieste anche per vedere fin dove si vuole arrivare nel negare la trasparenza e nel sottrarsi al pubblico dibattito sulle questioni spinose.
L’odg chiederà di nuovo che il consiglio comunale cominci ad  esercitare in un’apposita seduta il controllo analogo sulla Giulianova Patrimonio e sulle sue scelte, sulla base del Bilancio e del Reporting semestrale, specialmente adesso che l’amministrazione comunale ha voluto ridurre al solo Amministratore Unico la direzione di questa partecipata che assomiglia sempre più ad un piccolo comune.
La mozione chiederà di conoscere per quale motivo si è formato un debito di 338.000 euro nella ristrutturazione delle scuole di zona Orti e – se è legittimo pagarlo –  perché non è stato fatto finora. Proporrà, infine, al Consiglio di individuare le procedure corrette per sanare il debito onde evitare che intervenga la Corte dei Conti.
Ricordiamo infine al presidente del consiglio comunale che nell’aprile 2012 il nostro gruppo consiliare presentò un odg con la richiesta di convocare un consiglio sul fallimento di SOGESA. Fu approvato all’unanimità, ma quel consiglio non lo mai convocato! Sarebbe proprio ora che lo facesse anche perché vediamo con rammarico che le maestranze ex SOGESA sono costrette a protestare perché non hanno, ancora adesso, alcuna certezza occupazionale.
Pertanto rivolgiamo al Sig. Nello Di Giacinto l’invito a mantenersi – in qualità di presidente del consiglio comunale –  super partes tra i consiglieri e l’amministrazione comunale.
Altrimenti saremo costretti a proporre al consiglio una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

Giulianova 23.01.13
                          
Il Cittadino Governante           
associazione di cultura politica