Dopo l’incredibile comunicato diffuso dal sindaco su Borsacchio e Monetizzazione
Confermiamo quanto già detto: il sindaco in carica vuole una Giulianova più brutta e più povera e continuando così la renderà anche meno prospera.
L’ultimo consiglio comunale è stato una vera e propria cartina di tornasole nel far comprendere chi a Giulianova è dalla parte del rispetto dell’ambiente, del paesaggio, della vivibilità, della tutela del patrimonio pubblico, degli interessi generali (anche sotto il profilo finanziario) e di un’economia sostenibile (l’unica capace di durevolezza nel tempo).
Come accade sin dal suo insediamento, Mastromauro ha condotto la sua maggioranza, a stare dalla parte opposta a quelle che sono le classiche ricette del buongoverno, su posizioni, oltretutto, impensabili per lo schieramento progressista e impresentabili ad una città civile. Ci pare molto significativo, a tal proposito, il comunicato diramato, ieri, dal Centro di Educazione Ambientale “Peppino Torresi”, dal Comitato cittadino per la Riserva Naturale Regionale del Borsacchio e dal WWF.
Quando si è in palese difficoltà si fa più bella figura ad ammettere che si è in errore o quantomeno scegliere la via del silenzio.
Invece è poco commendevole che ci si rifugi nelle offese e nelle bugie: non è da figure istituzionali di livello. A meno che, addirittura, come nel caso della Monetizzazione, non si ignorino le norme del PRG di Giulianova e dell’urbanistica: il che, forse, è anche peggio.
Lo capiremo in occasione della discussione in consiglio comunale della mozione che il nostro gruppo consiliare ha presentato per eliminare completamente l’incivile e penalizzante norma della Monetizzazione.
Il cittadino governante