Il sottoscritto consigliere comunale Roberto Ciccocelli ritiene di dover svolgere alcune importanti considerazioni riguardo la nota vicenda dei loculi cimiteriali.
Come noto, sono state avviate le indagini della Procura della Repubblica per l’accertamento dei reati di falso e peculato addebitati a carico di un dipendente della 2^ Area, 5° Settore – Servizi Demografici. Tuttavia, senza voler essere di ostacolo alle indagini in corso né compiere ingerenze nelle stesse, il Sindaco avrebbe dovuto avviare opportuni controlli interni diretti ad accertare la situazione contabile e dunque i danni che l’Amministrazione comunale ha subito a seguito della vicenda.
Occorre evidenziare come già diverso tempo prima delle indagini avviate dall’ Autorità Giudiziaria, all’interno del Comune era stata emanata una nota del febbraio 2009 con la quale il Dirigente del Settore dei Servizi Demografici e Cimiteriali riferiva intorno a gravi fatti compiuti da un dipendente addetto al settore in esame ovvero che lo stesso, in assenza di qualsiasi controllo, procedeva in autonomia e discrezionalità gestendo addirittura pratiche al di fuori dei locali ufficiali contravvenendo alle elementari norme sulla privacy.
In detta relazione, altresì, si suggeriva la necessità che l’impiegato preposto a tale servizio fosse rimosso e posto in congedo-ferie.
Ebbene, a fronte di simili segnalazioni non sono stati assunti provvedimenti disciplinari né avviati controlli per appurare la verità dei fatti segnalati dal Dirigente.
Ci chiediamo dunque come mai il Sindaco, quale primo responsabile dell’Amministrazione, non abbia indicato quali sono le conseguenze che l’ente e la collettività subiscono.
Si tratta di un comportamento foriero di equivoci. Infatti, è stato del tutto trascurato il noto principio di trasparenza dell’azione amministrativa di cui all’art. 1, comma 1 della L. 241/1990 secondo il quale i cittadini devono poter essere messi in condizione di controllare tutti i momenti ed i passaggi in cui si esplica l’operato della pubblica amministrazione.
Inoltre, l’art. 239 del D.Lgs. n. 267/2000 al comma 1 lettera c) tra le diverse funzioni affidate all’organo di revisione dell’ente locale prevede che lo stesso svolga la vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all’acquisizione delle entrate ed all’effettuazione delle spese. Pertanto, non si vede come sia possibile che i revisori dei conti non abbiano rilevato nessun tipo di insufficienza economica.
In particolare, il sottoscritto chiede di conoscere:
1. il danno economico che il Comune ha subito a fronte del comportamento del proprio dipendente, ovvero il mancato guadagno derivante dalla vendita dei loculi;
2. a fronte delle rassicurazioni fornite dal Sindaco alla stampa nei confronti dei cittadini defraudati, quale sarà l’entrata del Comune nel rilasciare una nuova concessione senza alcun incasso come contropartita;
3. quali siano le omissioni compiute dagli organi di revisione del Comune;
4. i motivi della soppressione della concessione in uso quindicennale dei loculi cimiteriali e del vertiginoso aumento (circa 50%) delle tariffe per uso a 30 anni e 99 anni.
Il consigliere comunale
Roberto Ciccocelli